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17/01/2024 17:00:00

L'Italia e la "Religione di Stato"

 Religione di Stato. Per essa s'intende lo Stato confessionale, il quale impronta la propria legislazione ai principi del culto
dominante che riconosce come, appunto, religione di Stato. Tutte le altre sono tollerate. Fino al 1984, quando avvenne la revisione dei patti lateranensi, firmati da Craxi, presidente del Consiglio dei ministri e il cardinale Casaroli, Segretario di Stato della Santa Sede, il cattolicesimo era la fede della Repubblica Italiana. Ma il Belpaese ospita l'enclave di Città del Vaticano e l'80 % degli italiani si 'professa' cattolico -fonte Il Centro studi sulle nuove religioni, CESNUR- e ciò ha un suo peso specifico.

Nel giorno di Santo Stefano, dopo due giorni per i cristiani dedicati alla gioia e preghiera per l'arrivo di Gesù e per gli altri ai piaceri della tavola, la sera su Rai 2 è stato trasmesso lo show condotto da Stefano De Martino "Da Natale a Santo Stefano". I due attori comici, con la voce narrante del conduttore, Paolantoni e Izzo hanno parodiato la 'Natività'. Apriti cielo, ma in differita di 18 giorni, allorquando il senatore Gasparri dopo aver digerito capitone e panettone ha definiti "Blasfemi e volgari" i due comici e come se non bastasse ha presentato un quesito in commissione di vigilanza Rai, diretto alla presidente Soldi e all’ad Sergio. Nell'istanza si parla di "rappresentazione blasfema" e "volgare parodia" della Sacra Famiglia, "trasmessa su un canale del servizio pubblico proprio nei giorni in cui il mondo cattolico festeggia la Natività, aggiungendo "se la Rai non ritenga che questa rappresentazione sia stata offensiva e abbia urtato fortemente la sensibilità dei telespettatori, credenti e non solo, e quali iniziative intenda intraprendere in merito".

Alcune considerazioni: si è visto lo spettacolo e d'agnostico l'emotività non è stata turbata, ma ciò conta uno, quello che è più importante che lo Stivale è 'laico' e questo concetto è contemplato dalla costituzione all'articolo sette; "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi."Va da sé che la tv pubblica il cui editore è il Ministero dell'economia e delle finanze è un soggetto aconfessionale, con libertà d'espressione. In Italia il diritto di satira è riconosciuto come diritto soggettivo di rilevanza costituzionale, poiché rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 21, 9 e 33 della Costituzione, che tutelano la libertà di pensiero ed espressione, lo sviluppo della cultura e l'autonomia dell'arte, si aggiunge la "libertà di cambiare canale". Poi esiste il reato di vilipendio alla religione, che si ripete da Predoi a Linosa non è di Stato, se si ritiene tale la scenetta si agisca di conseguenza.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-08 13:00:00
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