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26/02/2024 10:00:00

La crisi dei rifiuti, gli inceneritori e l'integralismo...

 Integralismo. L'ennesima emergenza rifiuti che sta vivendo la provincia di Trapani è stata causata dalla chiusura della discarica TMB, Trattamento Meccanico Biologico, di Trapani Servizi dopo che i rifiuti prodotti e inviati all'impianto di Gela sono stati trovati non conformi alla normativa vigente durante un controllo dell'Arpa e quindi non più accettati.

Ovviamente, questa decisione ha suscitato malcontento nel libero consorzio comunale del museo Pepoli e dintorni. A capeggiare il malumore è il sindaco di Trapani, proprietario al 100% dell'azienda dove vengono conferiti i rifiuti RSU, che ha chiesto di inviare visite ispettive a tutti i siti, sia pubblici che privati, affinché Trapani Servizi non sia sacrificata perché la legge che regola i rifiuti è ritenuta obsoleta.

Su sollecitazione della SRR Trapani Provincia Nord, il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti ha già inviato una nota urgente al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Eppure, all'inizio dell'ottobre scorso, il neo presidente della SRR Nord, eletto all'unanimità due mesi prima, affermava: "noto che c'è una grande confusione al vertice della gestione dei rifiuti in Sicilia, perché la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra", aggiungendo che "l'impiantistica della nostra provincia, rispetto a quella disastrosa del resto della regione, è buona, perché a gennaio verrà consegnata la discarica Borranea-contrada di Trapani" con una piattaforma tecnologica-non TMB- e la capacità di bancare fino a 900mila metri cubi di RSU della nostra provincia, in maniera ambientalmente sostenibile", e per completare la filiera, "perché noi siamo quasi un laboratorio sperimentale", avendo due progetti: un'altra discarica TMB sempre a Trapani e un impianto di compostaggio aerobico a Calatafimi-Segesta, comune del quale è assessore.

Sulla soluzione, oltre alla raccolta differenziata, della costruzione di un termovalorizzatore di ultima generazione, risponde: "è un forno progettato negli anni '60/'70 nel quale vengono gettati tutti i rifiuti, dal punto di vista scientifico obsoleto". Peccato che nella direttiva della CE nr° 98 del 2008 e successive modifiche stabilisce una gerarchia dei rifiuti in questo ordine: prevenzione; preparazione per il riutilizzo; riciclaggio; altro recupero -inceneritore-; smaltimento-discarica di qualsiasi tipo-. Da profano, negli anni sessanta esisteva il telefono e non per tutti, oggi lo smartphone è presente, almeno uno in ogni nucleo familiare, così come la televisione e il World Wide Web allora inesistente, il pianeta terra in oltre mezzo secolo è cambiato, finanche gli inceneritori. Anche l'integralismo nella fattispecie è un danno ambientale.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-08 13:00:00
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