E’ stato presentato il 25 marzo un emendamento al bilancio di previsione 2023-2025, a firma del consigliere comunale di Trapani, Tore Fileccia, dell’MPA, per potenziare i servizi cimiteriali.
I ritardi nella tumulazione delle salme, gli annosi problemi di pulizia che non riguardano solo il decoro del luogo ma anche una questione prettamente sanitaria, hanno fatto mettere nero su bianco, al consigliere di opposizione, un emendamento che dovrebbe essere discusso questa mattina, nella seduta che avrà inizio a partire dalle ore 10.00.
Il consigliere punta il dito sulla Missione1 degli organi istituzionali per gli anni 2024 e 2025 dove è previsto un incremento di spesa di circa 356.000 euro a fronte di un abbassamento dei costi per il personale di 124.000 euro.
C’è pertanto un incremento dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali e delle indennità per sindaco e giunta.
L’adeguamento, c’è da dire, è avvenuto secondo legge e seguendo quello che è stato il contributo previsto ed elargito dalla Regione Siciliana, che non copre però tutti e 12 i mesi dell’anno.
Con l’emendamento Fileccia chiede, per poter potenziare i servizi cimiteriali, dunque per andare incontro alle esigenze dei cittadini, che sovente ne lamentano l’incuria e il degrado, di togliere le somme dal capitolo Missione1 per invece renderli disponibili per i servizi indicati.
Fileccia poi fa cenno ad un sub emendamento, che dovrebbe portare la firma dei consiglieri del PD, con cui si sottraggono le somme sempre di aumento agli organi istituzionali per destinarli al servizio idrico.
“Questo emendamento-dice Fileccia, nel suo video-sarà appoggiato da tutta l’opposizione. Spero che la politica faccia la politica. Meno stipendi e più servizi. Se questo emendamento non passerà lo ripresenterò”.
Si prospetta una mattinata carica di tensioni in Aula, come già le ultime sedute sono state. Il sindaco Giacomo Tranchida non lesina offese all’opposizione etichettando Fileccia “Nano politico”, stessa cosa per Maurizio Miceli. Offese che si gettano l’uno contro l’altro in pieno svolgimento del consiglio comunale, l’opposizione ha etichettato il sindaco come “mascalzone politico”.
Discussioni che mai dovrebbero arrivare in Aula perchè il senso alto delle Istituzioni lo dovrebbe impedire da una parte e dall’altro, evidentemente non è così. Non lo è nemmeno per la presidente dell’Assise Annalisa Bianco che, da posizione equidistante, dovrebbe garantire un sereno svolgimento dei lavori oltre ad impedire che il consiglio si tramuti in una zuffa continua.