Quantcast
×
 
 
05/04/2024 11:41:00

L'ufficio dimissioni è sempre chiuso

 Dimissioni. Si permetta il sarcasmo, da tempo si afferma che nel Belpaese l'ufficio di abdicazione è sempre chiuso.

Nelle scorse ore alla Camera dei Deputati si sono discusse due mozioni di sfiducia: una nei confronti del vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, l’altra nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè. L'istanza sul segretario della Lega è stata promossa da Matteo Richetti, al quale si è associata l'opposizione ad eccezione di Italia Viva e + Europa. Si contesta a Salvini i rapporti tra la Lega e il partito di Vladimir Putin, Russia Unita, e alcune sue reiterate manifestazioni di vicinanza al regime di Putin, che sono ritenute lesive all'immagine dell'esecutivo e quindi della nazione. Santanchè, diversamente, è stata investita già nel luglio dell'anno scorso della richiesta di dimissioni per le diverse vicende giudiziarie che riguardano alcune società in cui lei è socia. Rispondendo in Parlamento dichiarò di non essere indagata. Poi si è scoperto da un verbale che "in data 2 marzo 2023 il Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Milano, in esecuzione del 'decreto di sequestro' e 'informazione di garanzia' emesso nell’ambito del procedimento penale sopra richiamato - Visibilia - si è recato presso i locali della società al fine di acquisire dettagli relativi agli stanziamenti per fatture da emettere e note credito da ricevere effettuati dalla società negli esercizi dal 2014 al 2019". La questione per entrambi è puramente politica, Salvini stima lo Zar, per il quale:"meglio mezzo Putin che due Mattarella" e non può giustificarsi che correva l'anno 2015, un anno prima Vladimir aveva invaso la Crimea, nel 2008 fu la volta della Georgia; dopo il conflitto, Mosca riconobbe l’indipendenza degli Stati fittizi dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia, inviando truppe permanenti per rafforzare la sua impronta militare nel Caucaso meridionale, tuttora presenti. L'altra ha mentito su se fosse indagata o meno. Poi la Garnero, ex in Santanchè, nel tempo ha chiesto dimissioni per tutti, a vario titolo: la Idem, Lamorgese, Conte, Azzolina, Tridico, Provenzano, Speranza. Il non plus ultra fu quando chiese le dimissioni per la ministra Boschi, perché suo padre era stato rinviato a giudizio.

Per la cronaca, è stato assolto. Adesso si è sotratta finanche al confronto, era assente a Montecitorio. Ovviamente, l'ufficio dimissioni era barricato, per evitare sorprese. Il voto è stato per appello nominale e palese, assicurandosi il "ferro dietro la porta".

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Il sindaco Massimo Grillo continua a stupire...

 Il sindaco lilibetano Massimo Grillo non finisce mai di stupire. Dapprima da enfant prodige, figlio d'arte, della politica siciliana quando fu eletto ad appena 23 anni deputato all'ARS nella lista della DC prendendo il posto del padre...