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08/04/2024 06:00:00

Di cosa si stava occupando Gian Joseph Morici prima che qualcuno tentasse di strangolarlo?

 Cosa sarebbe successo se in quel preciso momento il giornalista Gian Joseph Morici non avesse pensato di portare la mano alla bocca per fumare una sigaretta?

Sembra sia stato questo infatti il momento in cui un uomo, con una felpa scura e il cappuccio alzato, ha tentato di strangolarlo con una corda, sorprendendolo da dietro (ne abbiamo scritto qui).

La corda oltre a stringersi attorno al collo del giornalista, ha avvolto anche il suo polso. Questa circostanza gli ha permesso di divincolarsi e,  nello stesso tempo, di scalciare all’indietro colpendo l’aggressore, per poi allontanarsi velocemente nella direzione opposta.

Il tutto, alle dieci di sera del 20 marzo scorso, dopo che il direttore ed editore del sito web lavalledeitempli.net, come d’abitudine, era uscito da casa sua ad Agrigento per fumare una sigaretta e fare due passi in una via Garibaldi piuttosto deserta.

 

Ma chi e perché ha tentato di strangolarlo? Al momento è davvero difficile dirlo e le indagini da parte della Procura di Agrigento, che ha aperto un fascicolo, sono ancora contro ignoti.

Però, avendo escluso contese con qualche vicino o litigi per questioni sentimentali, non si può fare a meno di chiedersi di che cosa si stesse occupando Morici nel suo sito web.

 

E no, certamente non scrive di sagre, festival e similari. Gli argomenti sono di quelli sensibili: dalle stragi di mafia del ’92 agli omicidi di Gladio; dal coinvolgimento di persone dei servizi di sicurezza nelle stragi degli anni ’80 e ’90 all’attentato dell’Addaura contro il giudice Falcone; del pentito di Trapani Armando Palmeri… Ma anche di traffici di rifiuti nucleari e radioattivi.

Senza contare nel 2016, la sua attività di infiltrato, come giornalista investigativo, in alcuni Gruppi dell’Isis su Facebook e Telegram.

 

Il giudice Lorenzo Matassa ha visto in questo gesto “volutamente non portato ad estremo compimento, qualcosa di assai simbolico e metaforico, una specie di ‘avviso ai naviganti’ per dire loro che ‘incidenti come questo’ possono capitare a tutti quelli che non osservano l’omertosa regola aurea delle tre scimmie: non vedo, non sento, non parlo”. E ha dedicato alla vicenda di Gian Joseph Morici un’analisi che vale la pena leggere. La trovate cliccando qui: https://lavalledeitempli.net/2024/04/06/la-corda-pazza-al-collo-dei-siciliani/

Visitare il sito di Gian Joseph Morici e leggere i suoi articoli, potrebbe essere una prima concreta espressione di vicinanza.

 

Egidio Morici



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