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20/04/2024 06:00:00

Trapani, la Zes va modificata: ci sarà meno cemento

Meno cementificazione, più ambiente. Questo il senso delle 14 prescrizioni ambientali da parte della Commissione tecnico scientifica, alla base della sua approvazione della superstrada della Zes a Trapani, una arteria che permetterà di collegare direttamente l'autostrada con il porto  attraverso 7 rotonde, un cavalcavia e vasche di raccolta di acque piovane e vasche di laminazione (qui la prima e la seconda puntata della nostra inchiesta sulla nuova superstrada), al costo di quasi 18 milioni di euro.

La strada, quindi, si farà, ma non come era stata progettata originariamente e presentata a febbraio in una conferenza a Palazzo D'Alì. La Cts ha accolto le osservazioni presentate dal Comune di Trapani, che puntavano, tra le altre, alla salvaguardia del canale dell’ex salina Collegio. Il punto che fa gridare vittoria a Palazzo D’Alì è il tredicesimo: “Revisione della progettazione secondo quanto verificato nell’incontro con i Funzionari del Comune di Trapani”

Il Comune vuole "salvare" il canale

Il sindaco Giacomo Tranchida e il dirigente Orazio Amenta avevano puntato l'indice sulla volontà di "tombare" quel che resta di un canale dell'ex salina Collegio, quello che costeggia il deposito dell'Aeronautica Militare, tra via Giuseppe Salvo e via Libica.

Il motivo è semplice. Il Comune vorrebbe utilizzare quell'area come valvola di sfogo per le piogge che si abbattono sulla città. Evitando, così, i continui allagamenti nei dintorni. Ma il progetto originario della Zes prevedeva la tombatura di quel canale e la sua sostituzione con un tubo da 500 millimetri.

Le altre revisioni

Nella modifica del progetto, inoltre, bisognerà fare riferimento anche alla funzionalità del canale Reda, quello che costeggia via Zir e via Libica, e occorrerà realizzare il sovrappasso pedonale allo scorrimento veloce, quello che collegherà Villa Rosina con il resto della città.

Soprattutto il canale Reda è importante per l'ambiente, perché si tratta di un canale che porta l'acqua del mare alle saline, mentre nel progetto Zes diventava canale dove far confluire le acque piovane, con il rischio di ridurre la salinità dell'acqua che arrivava nelle vasche per la raccolta del sale.

Le reazioni

Tra i primi a sollevare dubbi sul progetto c'è stata Cristina Ciminnisi, deputato regionale del Movimento Cinque Stelle. Già all'indomani dell'approvazione del progetto da parte del consiglio comunale, la parlamentare ha sottolineato tutte le sue criticità.

Avevamo ragione. La nostra non era una posizione ideologica – sono le sue parole -. Le prescrizioni confermano i nostri dubbi sul monitoraggio ambientale, sul controllo dei sistemi di recepimento e trattamento delle acque piovane e loro incidenza sui canali, sul sistema fognario e di tenuta idraulica del territorio urbano. Avevamo posto in evidenza il rischio che venissero tombati canali di deflusso delle acque piovane”.