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14/06/2024 02:00:00

Il voto e le barriere architettoniche

 C'era una volta il voto. Il giorno delle elezioni era un momento importante e per questo si cercava di coinvolgere tutti i cittadini affinché esercitassero il proprio diritto al voto, senza discriminazione alcuna. Con mio grande rammarico, e come accaduto due anni fa per le politiche, mi sono sentito discriminato eccome.

Infatti, dopo essermi recato al mio seggio elettorale, accessibile ai disabili, apprendo dell'esistenza di una circolare comunale che indica i nuovi seggi elettorali privi di barriere architettoniche. Il paradosso è che, nonostante il mio seggio sia fruibile, mi devo recare, come tutti coloro che vivono la mia condizione e che abitano in centro e centro storico, in uno dei seggi indicati dalla circolare in questione: si può votare dalla "vicinissima" c.da San Leonardo a c.da Gurgo, dalla "limitrofa" c.da Cozzaro a Strasatti, dagli Appennini alle Ande, ma il plesso a me più "vicino" da quello consueto -Via Verdi...peccato che non si trovi mai la chiave affinché io possa accedervi- è la scuola elementare Asta... Posso però usufruire, così come ho fatto, del servizio di trasporto pubblico per portatori di handicap, che poi mi ha riaccompagnato a casa.

Ma il meglio deve ancora venire. Per accedere alle sezioni sopra elencate, quindi sezioni prive di barriere architettoniche, era necessaria, riporto testualmente: "esibizione unitamente alla tessera elettorale, di attestazione medica rilasciata dall’Unità Sanitaria Locale". Infatti la presidente di seggio me l'ha richiesta. La mia risposta è stata lapidaria grazie a qualche reminiscenza normativa: "Fate ciò che ritenete opportuno. Sappiate che se non potrò votare, esporrò una querela contro ignoti per mancato esercizio al voto". Alla fine mi permettono di votare suppongo solo perché con uno scrutinatore c'era una conoscenza diretta di anni e ha garantito sulla mia condizione.

Tornando a casa il mio ricordo normativo era importante perché inerente all'art. 48 della costituzione: "Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico [...] Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge". Nonostante tutto, il voto c'è stato.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
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