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05/07/2024 15:00:00

Politiche sociali, 1,5 milioni dalla Regione per l'abbattimento delle barriere architettoniche

Un milione e mezzo per l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. È la cifra che l'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha erogato ai Comuni siciliani.

«Abbiamo finanziato tutte le richieste presentate dai cittadini attraverso le amministrazioni comunali. Si tratta - ha detto l'assessore Nuccia Albano - di interventi che incidono significativamente sulla qualità della vita delle persone disabili e delle loro famiglie. Il governo Schifani, come ho sostenuto fin dal primo giorno, non lascia indietro nessuno e interviene con atti concreti, utilizzando tutte le risorse a disposizione per rendere sempre più dignitosa la vita ai soggetti più fragili».

Sulla base delle istanze pervenute, il dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali ha proceduto alla liquidazione di 1.437.035 euro ripartiti tra i singoli Comuni. La Regione, infatti, assegna le risorse alle amministrazioni locali le quali, a loro volta, dovranno erogarle alle persone con disabilità e a chi le ha a carico, che hanno presentato domanda per i lavori finalizzati a eliminare le barriere architettoniche nelle proprie abitazioni.

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Turismo, bando per partecipazione a fiere internazionali - Pubblicato dalla Regione Siciliana l'avviso per la selezione di micro, piccole e medie imprese siciliane interessate a partecipare a sei manifestazioni fieristiche internazionali dedicate al mondo del turismo e in programma nel secondo semestre del 2024.

Il bando è relativo alla partecipazione istituzionale della Regione Siciliana a borse e fiere turistiche, si rivolge agli operatori del settore e prevede quali procedure e modalità seguire per l’acquisizione e l’allestimento delle aree espositive. Possono presentare domanda le aziende, in forma singola o associata con altre imprese, aventi sede legale nel territorio regionale e che non abbiano superato il tetto massimo previsto per gli aiuti in regime "de minimis".
Gli eventi fieristici sono individuati dal Piano operativo annuale 2024, predisposto dal dipartimento regionale del Turismo, l'obiettivo è quello di accrescere la competitività degli operatori di settore e di valorizzarne la presenza nei mercati esteri. La dotazione finanziaria, a valere sull'intero ciclo di programmazione dei fondi Pr Fesr 2021/2027, è di 7 milioni di euro.

«La Regione Siciliana continua a investire sulla crescita delle attività turistiche ricettive, di ristorazione, ricreative, sportive e d'intrattenimento per sfruttare le opportunità di visibilità e internazionalizzazione offerte dalle fiere - dice l'assessore regionale al Turismo, Elvira Amata - La Sicilia è un prodotto turistico con svariate sfaccettature, che va promosso a livello internazionale e questi eventi di grande caratura rappresentano una vetrina strategica per mostrare e raccontare la nostra Isola e le sue potenzialità e consentire alle imprese turistiche di proporre la loro offerta all'attenzione dei tour operator mondiali».

Previste in calendario la fiera World tourism event (Wte) di Genova sui beni Unesco, dal 12 al 14 settembre, e IFTM prevista a Parigi dal 17 al 19 settembre (termine per le domande 15 luglio); la fiera Ttg a Rimini dal 9 all'11 ottobre e la manifestazione Wtm di Londra dal 5 al 7 novembre (per entrambe termine per le istanze è il 22 luglio); la Borsa internazionale turismo delle origini prevista a Matera dal 18 al 19 novembre e, infine, la fiera sul lusso Iltm di Cannes dal 2 al 5 dicembre 2024 (termine per inviare le adesioni è il primo settembre 2024). Per informazioni sul bando clicca qui

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Regione, la giunta approva la riforma della dirigenza - Un'unica qualifica, articolata in aree di competenza e livelli di responsabilità, a cui si accederà solo attraverso concorso pubblico. È il cuore del disegno di legge sulla riforma della dirigenza dell'amministrazione regionale, a cui il governo Schifani ha dato il via libera, nella seduta di giunta di questa mattina, su proposta dell'assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina.
Un provvedimento che interviene, a distanza di ventiquattro anni dall'emanazione della legge regionale 10 del 2000, sull'ordinamento della dirigenza della Regione Siciliana, al fine di allinearla a quella di tutti gli enti del comparto funzioni locali e di eliminare le criticità determinate dal mantenimento della cosiddetta terza fascia.

«Il mio governo pone finalmente un punto fermo nel processo di rinnovamento della macchina amministrativa regionale - afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – Le condizioni attuali hanno reso impossibile procedere all'assunzione di nuovo personale dirigenziale, causando una situazione di sofferenza della dotazione organica non più tollerabile in un'amministrazione che voglia essere efficiente e vicina alle esigenze dei cittadini. Abbiamo ritenuto dunque prioritario, in vista di una stagione di ricambio generazionale anche del personale apicale, dare piena attuazione a una compiuta riforma della dirigenza. Auspico che il Parlamento regionale possa approvare a breve la norma, confidando che tutte le forze politiche possano dare il proprio contributo a portare a termine un obiettivo non più rinviabile».

«Dopo un’attesa di oltre vent’anni, finalmente siamo riusciti a dare avvio all’iter di riforma della dirigenza regionale. Un intervento necessario – sottolinea l’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina – grazie al quale questo governo pone un correttivo alle criticità della legge 10 del 2000 e crea le condizioni per riorganizzare la macchina amministrativa con criteri più moderni e funzionali. Un’iniziativa da troppo tempo attesa che stabilisce regole certe e snelle nella copertura dei posti della dirigenza e consentirà, nel breve e medio termine, di far fronte all’esodo in corso a causa dei pensionamenti, aprendo anche all’immissione di nuove risorse umane qualificate e competenti».

Nel dettaglio, la dirigenza regionale è ordinata in un'unica qualifica, senza alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica; i livelli di responsabilità e, di conseguenza, le retribuzioni, si differenziano in base agli incarichi attribuiti. Il ruolo unico è articolato in aree di competenza, anche al fine di tenere conto delle professionalità tecniche necessarie in alcuni rami dell'amministrazione. L'accesso alla qualifica dirigenziale è ammesso per concorso pubblico, una percentuale non inferiore al 50% dei posti sarà destinata all'esterno dell'amministrazione regionale, una quota non superiore al 30% è riservata al personale interno che abbia compiuto almeno cinque anni di servizio nell'area immediatamente inferiore a quella dirigenziale e un'ulteriore quota non superiore al 15% al personale che abbia ricoperto o ricopra già un incarico dirigenziale.
I dirigenti a tempo indeterminato in servizio alla data di entrata in vigore della riforma confluiranno nel medesimo ruolo unico.
Le funzioni sono stabilite dalla legge 10 del 2000 in relazione alla tipologia di incarico ricoperto e vengono distinte le funzioni dei dirigenti di struttura di massima dimensione e quelle degli altri dirigenti. Il trattamento economico accessorio si differenzia in ragione degli incarichi attribuiti e delle responsabilità connesse.
Introdotta anche una norma per rendere più flessibile l'organizzazione regionale, snellendo la struttura amministrativa e rafforzando la gestione unitaria di servizi strumentali, attraverso la costituzione di uffici comuni e il riordino di alcuni di essi, così da eliminare duplicazioni o sovrapposizioni di strutture e funzioni. 

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Credito, Tamajo: «L'utile di oltre 18 milioni dell'Ircac è un traguardo storico per la cooperazione siciliana»

«Con un utile di oltre 18,8 milioni di euro conseguito nell'ultimo esercizio finanziario, l'Ircac raggiunge un traguardo storico e dimostra l'efficacia delle politiche di sostegno alla cooperazione e la solidità dell'istituto». Lo dice l'assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, commentando l'attivo conseguito dall'Istituto regionale per il credito alla cooperazione nel 2023.

«Si tratta di una svolta significativa per il sistema cooperativo siciliano, un risultato che è frutto di un lavoro continuo e concertato, volto a promuovere lo sviluppo di queste forme societarie sul nostro territorio. Un successo che nasce da una gestione in ripresa - aggiunge l'assessore rivolgendosi, in particolare, alla presidente del cda, Vitalba Vaccaro - e da una strategia mirata a rafforzare il settore cooperativo, un pilastro fondamentale dell'economia siciliana. È anche la conferma della validità delle politiche regionali di sostegno alle imprese che pone le basi per ulteriori iniziative di carattere economico e sociale. Continueremo - conclude Tamajo - a lavorare per favorire l'accesso delle cooperative al credito e sostenere nuovi progetti che possano contribuire alla crescita e all'occupazione nella nostra regione».