Marsala. Grillo senza una maggioranza. E' scontro anche sui debiti fuori bilancio
Non c’è più niente da fare, il consiglio comunale di Marsala, dove il sindaco Massimo Grillo non ha più alcuna maggioranza, va avanti con una opposizione ferrata. Non c’è alcuna possibilità di recuperare.
Inizia come sempre la seduta con un’ora di ritardo, si è partiti con un riconoscimento del debito fuori bilancio relativo ad oneri condominiali dovuti al condomino “La Sibilla2” per un appartamento di proprietà del Comune e che è lì ubicato. L’intervento del consigliere comunale Piero Cavasino sancisce una netta distanza e getta luce sulle ombre degli uffici comunali: i debiti fuori bilancio devono essere relazionati in Aula dagli assessori e non dalla presidente della commissione Bilancio, Eleonora Milazzo. Si tratta infatti di danaro pubblico, quindi dei cittadini, per Cavasino è un altro disastro di questa amministrazione targata Grillo: “Vogliamo capire di chi è la responsabilità? Dobbiamo far capire al personale che chi sbaglia paga. Bisogna vigilare sui debiti fuori bilancio per evitare di incappare in errori. Siamo stanchi di votare debiti fuori bilancio quando noi in commissione le responsabilità degli uffici le troviamo sempre”.
Prelevato pure il punto sul piano della dismissione e valorizzazione dei beni immobili comunali, l’articolo 58 del D.L del 2008 il 112, approvato già nel mese di maggio dell’anno scorso, che non è mai stato pubblicato con avviso pubblico, è questo quello che ha evidenziato il presidente Enzo Sturiano. E che trova colpevoli sempre negli uffici ma soprattutto in chi avrebbe dovuto vigilare e non l’ha fatto.
C’è una cosa molto chiara che emerge dai vari interventi ma anche dai movimenti dei vari consiglieri in Aula, l’amministrazione Grillo è alla fine di un percorso. Non ci sono più le condizioni per ricompattare una maggioranza che non c’è, anche quei pochi consiglierei comunali che si dicono vicini al sindaco non hanno parole di difesa. Tacciono, perché qualunque parola potrebbe essere fuori posto.
Ma la bagarre è stata già servita, hanno chiesto i consiglieri di mettere in votazione l’atto, e nel suo intervento è stato chiaro Vito Milazzo: “Abbiamo manifestato ad inizio di seduta di trattare l’atto in presenza del sindaco ma c’è il dirigente assente. Ci viene detto che l’atto è propedeutico al bilancio, ci dovete dire se siamo obbligati a votare favorevolmente l’atto. E’ propedeutico a cosa? Non sono più disposto a subire”.
Ci sono prese di posizione chiare, come chiara è la geografia che si sta venendo a creare.
In consiglio si è tentato di perdere tempo, necessario per tentare di trovare i voti per approvare l’atto.
Movimenti che non sono passati inosservati al consigliere Rino Passalacqua: “Tentare di influenzare l’Aula e pensare che questo consiglio sia fatto da camerieri è vergogno, o facciamo il nostro dovere o ce ne andiamo a casa perchè non siamo degni di quest’Aula consiliare”.
L’ intervento del Sindaco Grillo non ha chiarito granché: “Gli assessori sono stimati dal consesso civico, hanno rappresentato la posizione dell’Amministrazione sull’argomento. Mi rimetto a ciò che è stato riferito, se poi ci sono delle responsabilità degli uffici, che hanno pure delle difficoltà, le vedremo. Parliamo di beni per 4 milioni”.
Cosa accade se l’atto venisse bocciato? Lo ha spiegato il dirigente Filippo Angileri: “Se la proposta deliberativa non dovesse essere approvata significa che la bocciatura deve essere motivata. Il consiglio non può bocciarla. E’ un atto obbligatorio e propedeutico al bilancio, non può essere bocciato per problemi politici ma per problemi di legittimità. E’ un atto consiliare”.
Certo, ci sarebbe da capire come mai un atto oggetto di votazione non può essere bocciato.
Ma tutto quello che è stato detto in Aula viene poi stravolto anche da alcuni consiglieri di opposizione che alla fine, come prevedibile, hanno esitato favorevolmente l’atto.
Compatti invece sono rimasti Vito Milazzo, Leo Orlando, Gabriele Di Pietra, Rosanna Genna, Pino Ferrandelli, Elia Martinico che si sono astenuti.
Un solo voto contrario di Rino Passalacqua, che ha così motivato: “Il fatto che l’anno scorso abbiamo votato lo stesso atto e poi l’Amministrazione non ha fatto nulla è molto grave, una inadempienza amministrativa seria”.
Questa la sintesi della seduta nella nota del Comune:
Con 12 voti favorevoli, 1 contrario e 6 astenuti il consiglio comunale di Marsala, presieduto da Enzo Sturiano, ha nel primo pomeriggio esitato favorevolmente il piano delle valorizzazioni e delle dismissioni degli immobili di proprietà comunale secondo quanto previsto dall’art.58 del DL 112/2008. La delibera è stata approvata dopo un emendamento proposto dal consigliere Sturiano e dal consigliere Mario Rodriquez anch’esso votato positivamente a maggioranza con 15 voti favorevoli e 3 astenuti. All’approvazione dell’atto deliberativo si è pervenuti dopo un vivace dibattito consiliare nel corso del quale sono intervenuti, alcuni anche a più riprese, Antonio Vinci, Leo Orlando, Rosanna Genna, Gabriele Di Pietra, Elia Martinico, Rino Passalacqua, Flavio Coppola, Pino Ferrantelli, Vito Milazzo, Mario Rodriquez e e Nicola Fici nonché il sindaco Massimo Grillo, il vice Giacomo Tumbarello e l’assessore Salvatore Agate. Ad alcuni chiarimenti tecnici ha risposto il dirigente Filippo Angileri oggi nella qualità di vice segretario e notaio della seduta. Preliminarmente all’adozione del piano delle valorizzazioni e dismissioni l’assise civica di Sala delle Lapidi aveva dapprima prelevato all’unanimità (19 voti favorevoli) un debito fuori bilancio per un importo complessivo di poco superiore ai 600 euro. Lo stesso, dopo un breve dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Eleonora Milazzo (presidente della Commissione Bilancio) e Piero Cavasino, è stato votato favorevolmente con 15 voti favorevoli e 3 astenuti.
Il consiglio comunale di Marsala tornerà in aula già giovedi’ pomeriggio, 18 luglio alle ore 17,30. E’ prevista la discussione sul piano triennale delle opere pubbliche anch’esso atto propedeutico all’esame del bilancio.
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