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22/07/2024 11:51:00

E' stato condannato l'uomo che bruciava rifiuti a Marsala

 Un anno e cinque mesi di reclusione. È la condanna subita da un 65enne marsalese (M.D.), riconosciuto colpevole del grave incendio verificatosi lo scorso anno a Marsala in prossimità del Canile comunale, nella zona di via Favara.

Qui era intervenuta una pattuglia della Polizia municipale - coordinata personalmente dal comandante Vincenzo Menfi - presente in zona per l'ordinaria attività di controllo del territorio e che aveva colto il marsalese in flagranza di reato.

 

 

Come avviene tuttora, il Comando di via E. Del Giudice quella giornata era impegnato a verificare la presenza di accumuli di plastica - o di altri rifiuti - su terreni, al fine di accertare che fossero regolarmente registrati per essere poi smaltiti presso un centro autorizzato. Un'attività ispettiva pre-post accumulo per controllare che quel materiale non venga bruciato. Così è accaduto una decina di giorni fa in contrada Ciappola, con gli Agenti che hanno posto sotto sequestro un lotto di terreno con rifiuti indifferenziati ammassati. E così è accaduto lo scorso anno, dove il 65enne fu sorpreso a dare alle fiamme plastica, ferro, pneumatici... - tutto materiale altamente nocivo e inquinante - provocando un incendio sul suo terreno, poi propagatosi repentinamente nei fondi limitrofi.

 Sono purtroppo frequenti gli incendi di rifiuti nelle zone periferiche della città, ma anche in quartieri abitati. Come ad Amabilina, rione popolare in cui qualche settimana fa sono stati dati alle fiamme i cumuli di rifiuti accatastati.