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31/07/2024 10:30:00

Le Olimpiadi, l'ultima cena e le proteste

L'ultima cena. Ha suscitato enorme polemica un passaggio della cerimonia d'apertura dei giochi olimpici parigini. Il riferimento è a quella che è apparsa come una parodia in chiave Queer dell’Ultima cena di Gesù, contestata dai vescovi francesi, che hanno denunciato "la derisione del cristianesimo".

Il direttore artistico ha replicato "Credo fosse abbastanza evidente che si trattava di Dioniso che arriva a tavola, è il dio della Festa, del vino e padre di Sequana, la dea legata al fiume. L'idea era una grande festa pagana, legata agli dei dell'Olimpo. Olimpo, spirito olimpico".

In pieno spirito olimpico l'organizzazione dei Giochi: "La nostra intenzione era mostrare tolleranza e comunione. Se qualcuno è stato offeso, noi ce ne scusiamo". Sarebberro bastate queste motivizioni a sanare il vulnus, d'altronde sull'interpetrazione si può discutere all'infinito e l'opinione pubblica non solo la francese è divisa a metà. Si rammenta che nell'antica Grecia, ad Olimpia si svolgevano i giochiamo ogni quattro anni in onore di Zeus. Anche molti politici, non solo in Francia hanno protestato vibratamente , di "tramonto dell'Occidente" e performance inaugurale "miseramente relegata a blasfemo avanspettacolo" ha sostenuto Foti, capogruppo alla Camera dei Deputati di Fdl "L'Ultima Cena di Leonardo è una delle più alte espressioni dell'arte e rappresentazione di un atto evangelico, caro a milioni di cristiani. Dileggiarla non è libertà ma semplice volgarità. François René de Chateaubriand si starà rivoltando nella tomba", ha scritto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L'artista citato da Sangiuliano è il fondatore del Romanticismo letterario francese. Gli studiosi asseriscono che non si può definire univocamente il Romanticismo perché si tratta di un fenomeno complesso che assume peculiarità diverse rispetto alle nazioni in cui si sviluppa. Non c'è un riferimento preciso a un sistema chiuso di idee che possa compiutamente definirlo,ma esso fa piuttosto riferimento a un "modo di sentire" a cui gli artisti dell'epoca adeguarono il loro modo di esprimersi. Quindi una citazione non molto appropriata dal colui che sostiene che Dante sia il padre del pensiero di destra.
Non si rammentano le proteste dell'alte gerarchie ecclesiastiche francesi allorquando Charlie Hebdo già nel 2006 pubblicava la serie delle caricature di Maometto del giornale Jyllands-Posten tutti, correttamente, a difendere i valori del secolarismo e della libertà. Il ministero della Cultura organizzò una serata in onore dei disegnatori della carta stampata, proprio a causa della questione delle caricature di Maometto. Tutti i disegnatori di Charlie, furono omaggiati.Il direttore del gabinetto del ministro, riaffermò lo statuto di "agenti della libertà" dei vignettisti. Per i francesi laicità e libertà di pensiero, stampa e artistica sono intoccabili e l'idea è valida per il cristianesimo, islamismo, ebraismo e per chiunque. Legittime le critiche, ma la Blasfemia è troppo. Sai caro Foti quando sono Blasfemi i francesi anche nella loro secolarizzazione? Quando respingono i migranti a Ventimiglia.

Vittorio Alfieri 



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