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13/08/2024 02:00:00

La Madonna di Trapani a Tunisi, icona dell'umanesimo Mediterraneo

 Con una solenne preghiera di affidamento a Maria, Madonna di Trapani, si è concluso il convegno dal titolo "La madre migrante che unisce le due rive. La Madonna di Trapani a Tunisi", un evento di grande importanza dedicato alla figura della Vergine Maria nel contesto delle celebrazioni per il 180° anniversario della Diocesi di Trapani. La manifestazione, tenutasi nella capitale tunisina, ha messo in luce il ruolo simbolico della Madonna di Trapani come icona dell'umanesimo mediterraneo, unendo passato e presente in un dialogo che abbraccia le differenze culturali e religiose delle diverse sponde del Mediterraneo.

Il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, ha sottolineato l'importanza della Madonna come "madre migrante", capace di rappresentare una Chiesa che, nei suoi 180 anni di storia, ha imparato ad accogliere e ad essere "porosa", un mosaico di differenze che coesistono senza perdere la propria identità.

L'arcivescovo di Tunisi ha inviato un messaggio in cui ha espresso la sua gratitudine per l'opportunità di partecipare a questo evento, rivolgendo un saluto fraterno ai partecipanti dall'altra sponda del Mediterraneo. Tornato a Tunisi dopo un periodo trascorso in Algeria, l'arcivescovo ha anticipato la sua prima celebrazione della festa dell'Assunta a La Goulette, sottolineando la necessità di sobrietà e di preghiera per la pace in un mondo sempre più complesso e diviso.

Nel suo messaggio, l'arcivescovo di Tunisi ha posto l'accento sulla rilevanza della Madonna di Trapani come simbolo di unione e pace tra le diverse culture del Mediterraneo. Ha evidenziato l'importanza di una celebrazione sobria, invitando i fedeli a testimoniare la propria fede attraverso la preghiera per la pace, specialmente in Terra Santa. Quest'anno, in luogo di una tradizionale processione, la Madonna sarà portata in un percorso che rappresenta i cinque continenti, un gesto simbolico per implorare la pace universale.

Ricordando la tradizione dei marinai trapanesi che portavano la Madonna attraverso il mare, l'arcivescovo ha esortato a seguire questo esempio, attraversando idealmente i mari del mondo per portare conforto e speranza ai popoli sofferenti, con l'aspirazione di far rinascere un senso di fraternità globale. Il suo augurio finale è stato per una festa dell'Assunta che rinnovi nei cuori la preghiera per la pace e la comunione tra i popoli, sotto la protezione della Vergine Maria, Principe della Pace.