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03/09/2024 06:00:00

Nino Oddo: 'Sto con Bulgarella, un giorno le sue denunce troveranno giustizia'"

 Ho trascorso questo Ferragosto leggendo tutto d'un fiato il libro di Andrea Bulgarella: "Memoriale". Credo che tutti i trapanesi dovrebbero fare lo stesso, e anche chiunque voglia capire i meccanismi che hanno governato politica, affari e altro in questo estremo lembo del Sud negli ultimi 30 anni, meccanismi che in parte regolano ancora questi settori della vita pubblica, considerando che alcuni protagonisti sono sempre gli stessi.

La prima domanda che si farà chi leggerà questo memoriale è la seguente: O quello che dice Andrea Bulgarella è falso, ma in questo caso, considerando che ha già messo nero su bianco alcune di queste cose in altri libri, avrebbe dovuto essere sommerso da condanne per diffamazione. Oppure dice la verità, e dato che la sua storia personale è oggettivamente molto più attendibile di quella di tanti collaboratori di giustizia, dovrebbero essere aperte indagini a 360 gradi sugli elementi, quantomeno indiziari, da lui forniti.

Ebbene, nessuna delle due cose: nessuno lo querela, nessuno indaga, e come corollario, un silenzio assordante e inspiegabile da parte dei media accoglie questo scoop.

Il libro è costituito da due parti: una sull'intreccio mafia/appalti/politica nell'area Valderice/Erice/Trapani dagli anni '80 al primo decennio di questo secolo, l'altra sul sistema bancario locale e nazionale nello stesso periodo.

Al di là delle cose che dice Bulgarella, che non parla per sentito dire ma come protagonista indiscusso di quella fase storica (dichiarazioni che vanno accolte col beneficio d'inventario e suffragate da indagini successive, che però, come abbiamo visto, non si ha sentore siano state aperte), ci sono interessantissime e fedelmente riportate una serie di intercettazioni tra l'ex capo della DIA Linares e il sindaco senza soluzione di continuità di questi tre comuni interessati, Tranchida. Qui la lettura mi ha fatto sobbalzare dalla sedia.

Linares afferma in vari passaggi telefonici che nei primi anni '90 un consulente del tribunale operava rispondendo a interessi riconducibili al sistema mafioso, era coinvolto in varie indagini, ma continuava comunque a influenzare indagini importanti presso il tribunale di Trapani, grazie, asserisce sempre Linares, al "rapporto privilegiato" con un magistrato allora operante in procura.

Ebbene, il 15 novembre del 1993 io fui arrestato all'alba, in quanto presidente della commissione edilizia di Erice, sulla base di un'indagine che vedeva quell'architetto come consulente e quel magistrato come firmatario della mia richiesta di arresto!

Per la cronaca, sono stato assolto in giudizio su richiesta della stessa accusa nel processo che si tenne, e lo Stato mi chiese scusa con 1500 euro di risarcimento per ingiusta detenzione. Tuttavia, fui messo fuori gioco per un decennio dalla vita politica, e questo cambiò la mia vita e anche l'evoluzione della politica locale di quegli anni.

Non solo, fui oggetto in questi colloqui fra un mio avversario politico e un super poliziotto anche in relazione a un altro passaggio fondamentale. Io allora, come Bulgarella oggi, ho denunciato pubblicamente come il rapporto fra imprenditori mafiosi e l'amministrazione comunale di Valderice negli anni '90 vedesse inspiegabilmente i primi beneficiare di appalti attribuiti dai secondi a trattativa privata o a cottimo fiduciario, senza quindi sistemi di gara che garantissero la massima trasparenza. Ebbene, il capo della DIA suggeriva al mio avversario politico come contrastare i miei attacchi!

Ripeto, qualora qualcuno non avesse capito bene: queste non sono dichiarazioni di Bulgarella, ma registrazioni telefoniche dei rapporti Linares-Tranchida di cui apprendo solo ora!

Queste intercettazioni avvennero, guarda caso, nel 2007, anno cruciale in questa storia. Tranchida, da Valderice, comune natio di poco più di 10.000 abitanti, punta al salto di qualità, candidandosi come sindaco di Erice, un comune tre volte più grande, dove lui non ha storia né elettorato personale. Ha bisogno di aiuti: sia per contrastare eventuali attacchi relativi alla sua passata gestione del comune di Valderice, sia più prosaicamente per recuperare i voti necessari a battere Sanges.

Nella fattispecie, contrae un accordo col più forte candidato della coalizione contrapposta, chiedendo voti disgiunti in cambio di un assessorato qualora eletto. Oggi sarebbe configurabile come un reato riconducibile al voto di scambio. Vince, non rispetta l'impegno e anzi denuncia l'altro contraente. Il sottoscritto denuncia immediatamente l'accaduto all'opinione pubblica. Tranchida mi querela, si apre una lunga vicenda giudiziaria chiusa solo qualche mese fa con la mia assoluzione.

Del resto, nel corso del dibattimento si sono succeduti alla sbarra decine di testimoni oculari, nonché gli interessati, di quell'accordo scellerato, e la verità, seppur a distanza di 17 anni, è venuta a galla.

Ebbene, caro Andrea, abbi fede: io ho trovato alla fine un giudice a Berlino. Auguro a te e ai trapanesi che anche le tue denunce, un giorno, trovino giustizia...

Nino Oddo