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13/11/2024 06:00:00

Mensa a Marsala. Poco cibo per i bambini, la protesta dei genitori. E anche il Comune ammette...

 Mezze mele avvolte nella pellicola pronte per essere date ai bambini. Sei, di conto, patatine. Una polpetta e mezza. Pastina in bianco. Sono le povere, e tristissime, pietanze che sono state servite ai bambini che usufruiscono del servizio mensa nelle scuole di Marsala.

I genitori protestano. Il sindaco Massimo Grillo, con i suoi tempi, vuole somministrare un questionario ai genitori sul servizio.


A Marsala la mensa nelle scuole è partita in ritardo a novembre e quest’anno è gestito da una nuova società vincitrice dell'appalto. I costi sono cambiati, con alcune fasce di reddito che pagano molto di più per garantire un pasto ai bambini.


Il nuovo servizio ha portato con sé una serie di disagi che stanno causando malcontento tra i genitori, in particolare per quanto riguarda le porzioni servite ai bambini.
Come abbiamo raccontato ieri, secondo le testimonianze delle mamme, le porzioni di cibo sarebbero insufficienti, lasciando i bambini affamati al termine del pasto. In alcuni casi, al posto di una mela intera come frutta è stata servita solo mezza mela, e anche le quantità di pasta e dei secondi sembrerebbero ridotte rispetto agli anni passati.
Il primo, ad esempio, non è altro che della pastina in bianco con una polpetta e mezza. Un secondo: sempre una polpetta e mezza con sei patatine, niente di più.

Questo problema risulta ancora più pesante per molte famiglie, dato che la tariffa del servizio mensa è aumentata, rappresentando un costo significativo.


Le mamme sono infuriate, ed è scattata la protesta.
I genitori infatti stanno mobilitando per chiedere spiegazioni e soluzioni immediate. Alcune stanno organizzando una protesta per "sabotare" la mensa, mentre altre intendono sollecitare un incontro urgente con il Sindaco e con Marsala Schola, l’ente responsabile del servizio, per discutere del problema. Le mamme minacciano di scendere in piazza con varie forme di proteste.

"A soli quattro giorni dell’inizio della mensa non possiamo che esprimere una insoddisfazione e preoccupazione per quanto riguarda il servizio di refezione scolastica. Stiamo assistendo ad un notevole calo della qualità dei pasti serviti , che non soddisfa le aspettative né le esigenze nutrizionali dei bambini", scrivono in una lettera le mamme dei bambini che frequentano il plesso Piazza, dell'IC Mazzini-Cavour.


"I bambini e non solo , ci riferiscono che i pasti sono poco appetibili, le porzioni servite risultano spesso insoddisfacenti , lasciando gli alunni affamati dopo i pasti ,è stata negata la possibilità ai bambini della “pasta bianca”, e di una possibilità di bis di pasta.
Tali circostanze non possono essere ignorate, vista l’importanza che un corretto approvvigionamento alimentare riveste nell’ambito dell’educazione e del benessere dei bambini" aggiungono i genitori.


Le mamme chiedono "che si proceda ad una revisione immediata dei servizi offerti dalla Cooperativa aggiudicatrice d’appalto prendendo in considerazione le seguenti proposte:
– Migliorare la qualità e la varietà dei prodotti alimentari, optando per cibi freschi e favorendo una dieta equilibrata.
– Assicurare una quantità di cibo adeguata alle necessità energetiche dei bambini. – Instaurare un regolare dialogo con genitori e insegnanti per ricevere feedback costruttivi e per realizzare eventuali aggiustamenti al servizio offerto".
 

 

“Piatti scarsi, e scarsi è un eufemismo , qualità del cibo che lascia molto a desiderare ed inadeguato per i piccoli alunni, frutta (mele) già tagliate a metà, ma, dulcis in fundo, la retta che è aumentata creando malcontenti tra le famiglie”, dichiara Sebastiano Grasso, presidente del Movimento Popolare Arcobaleno che vuole farsi nuovamente carico di queste voci di protesta per dire basta sia al caro mensa che alla scarsità dei generi alimentari, perché “appare inaudito che a questi bambini non sia fornito un servizio adeguato. Come al solito a questa incompetente Amministrazione Comunale poco importa se i piccoli alunni mangino o meno quello che importa è incamerare la retta”. Il Movimento Popolare Arcobaleno nell'esprimere il proprio sdegno, si impegna nel “monitorare questo annoso problema affinché tutti gli alunni possano usufruire di un servizio mensa adeguato che tenga conto delle loro esigenze”.


Intanto dal Comune fanno sapere che “continua l'attività di monitoraggio del servizio refezione scolastica a Marsala, la cui gestione è affidata quest'anno ad una nuova Azienda”.
Ieri mattina è stato fatto un sopralluogo nelle scuole dall’assessore Francesco Marchese, assieme al direttore di Marsala Schola Giancarlo Sparla ed ai responsabili della nuova gestione. L'obiettivo è quello di avere una diretta conoscenza della qualità del servizio mensa acquisendo anche feedback da parte del personale scolastico, nonchè dei piccoli alunni e dei loro familiari. Per l’assessore Marchese “Sin dal sopralluogo di giovedì scorso, abbiamo avuto modo di seguire i momenti di somministrazione del cibo e di osservare il servizio svolto dagli operatori mensa. Contestualmente, il personale scolastico ha rappresentato talune criticità, circoscritte per la verità, occasionalmente verificatesi in questa fase d'avvio del servizio. Tutto risolvibile, comunque, viste le rassicurazioni che ha dato la responsabile dell'Azienda”. Sia nel plesso “Livatino” che negli Istituti comprensivi “Sturzo- Asta” e “Mario Nuccio” (le scuole visitate), alcune perplessità sul servizio mensa hanno riguardato la quantità di cibo e qualche ritardo nella consegna dello stesso, ammette l’amministrazione comunale. Il monitoraggio e i sopralluoghi dell'Amministrazione e di Marsala Schola proseguiranno nei prossimi giorni. Intanto, il sindaco Massimo Grillo ha inviato una nota all'Istituzione presieduta dall'avv Sergio Bellafiore, in cui si invita Marsala Schola a dare notizia delle verifiche effettuate e di acquisire commenti e suggerimenti sulla qualità del nuovo servizio, anche attraverso questionari da cui evincere il grado di gradimento, di qualità e quantità dei pasti somministrati.


Ma non basta molto per capire che i genitori, ancora una volta, non sono contenti di come vengono rifocillati i propri figli.