Il "Comitato Agricoltori Marsalesi" ha incontrato ieri i rappresentanti dei sindacati di categoria FederAgri e Confsal, rispettivamente Cipriano Sciacca ed Enzo Daidone, per discutere le criticità del settore agricolo e sollecitare interventi urgenti sulle infrastrutture idriche. L'incontro, organizzato dal Comitato nato durante la mobilitazione del 16 e 17 febbraio 2024, ha avuto il duplice scopo di ribadire l'importanza delle azioni a sostegno dei viticoltori e di riconoscere il ruolo cruciale dei sindacati nella vertenza sulla peronospora, che ha portato a una mobilitazione storica con la partecipazione di circa 500 trattori e un migliaio di agricoltori provenienti da tutta la provincia di Trapani.
Tra i temi affrontati, le principali richieste avanzate dal Comitato riguardano: Il completamento del risarcimento per i danni causati dalla peronospora del 2023; Il ristoro per la siccità del 2024; La manutenzione delle dighe Trinità e Rubino, fondamentali per l'approvvigionamento idrico della Sicilia occidentale; Aiuti economici per contrastare la crisi del settore vitivinicolo, aggravata dalle avverse condizioni climatiche degli ultimi due anni.
Durante l'incontro, gli agricoltori hanno sottolineato la necessità di un sistema idrico efficiente per garantire la sostenibilità e la competitività dell'agro-vitivinicoltura. Sciacca e Daidone hanno esortato a mantenere unito il fronte agricolo, evidenziando che i risultati ottenuti, come i recenti ristori per la peronospora, sono il frutto della collaborazione tra agricoltori e sindacati.
"I traguardi raggiunti, come i 50 milioni di euro erogati per la peronospora, dimostrano che il dialogo funziona. Ora è cruciale concentrarsi su altri obiettivi e sollecitare le istituzioni sulla manutenzione delle infrastrutture e sull'accesso ai fondi per contrastare la siccità, una piaga che colpisce sempre più duramente le nostre campagne", hanno dichiarato i rappresentanti sindacali.
L'Assessorato Regionale all'Agricoltura ha già stanziato fondi per affrontare l'emergenza peronospora, ma i danni superano di gran lunga le risorse finora erogate. Il Comitato ha ribadito che la battaglia non è ancora finita: è necessario impedire che i vigneti siciliani vengano soffocati dai debiti accumulati a causa dei raccolti compromessi. Tra le misure richieste, oltre al ripristino delle dighe, ci sono aiuti per l'acquisto di fitofarmaci, la promozione di pratiche agricole innovative e l'aumento della resa economica dei vigneti.
Gli agricoltori hanno inoltre chiarito che, se necessario, torneranno a mobilitarsi per far sentire la loro voce, come accaduto lo scorso anno con la grande protesta a Marsala. "Il settore agricolo è in crisi, ma non intendiamo arrenderci", hanno ribadito con fermezza. FederAgri e Confsal hanno rinnovato il loro impegno a rappresentare le esigenze degli agricoltori, promuovendo politiche di sostegno, condizioni di lavoro dignitose e pratiche innovative.
"Il supporto sindacale è centrale per affrontare le sfide del settore. Dobbiamo lavorare insieme per un futuro più sostenibile e giusto", ha dichiarato Sciacca.
Il Comitato e i sindacati hanno concordato sulla necessità di proseguire con un'azione unitaria per ottenere risposte concrete dalle istituzioni. Le priorità del settore agricolo devono essere affrontate con determinazione: la politica ha il dovere di rispondere con interventi tempestivi e concreti per salvaguardare il comparto vitivinicolo siciliano e garantire un futuro alle aziende agricole locali.