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04/03/2025 19:22:00

Favorì Matteo Messina Denaro: condannata Martina Gentile, la figlia della compagna storica del boss

 È stata condannata a 4 anni e 8 mesi di reclusione, con l'aggiunta di un anno di libertà vigilata, Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede, storica compagna del boss Matteo Messina Denaro. La sentenza è stata emessa dal gup di Palermo, al termine del processo con rito abbreviato in cui la giovane insegnante era accusata di favoreggiamento aggravato dall’aver agevolato Cosa Nostra e procurata inosservanza della pena.

Il ruolo nella rete di protezione del boss

Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Martina Gentile avrebbe avuto un ruolo attivo nel sistema di comunicazione che permetteva a Messina Denaro di mantenere i contatti con la famiglia e con gli uomini d'onore ancora in libertà. Il boss stesso l'aveva soprannominata in codice "Tan", citandola spesso nei pizzini ritrovati nei suoi covi e riservandole parole di grande affetto. Un legame che, secondo gli inquirenti, dimostra come Messina Denaro l'avesse considerata quasi una figlia, cresciuta nell'ambiente mafioso e destinata a perpetuarne i legami.

L’accusa, rappresentata dal pm della Dda di Palermo Gianluca De Leo, aveva chiesto 8 anni di carcere, ma il giudice ha optato per una condanna ridotta. Il verdetto conferma comunque il coinvolgimento della giovane nella rete che per anni ha protetto il boss latitante.

Una famiglia di mafia

Martina Gentile proviene da una famiglia con profondi radicamenti mafiosi. Il padre, Salvatore Gentile, sta scontando due ergastoli per altrettanti omicidi commissionati proprio da Messina Denaro. La madre, Laura Bonafede, è stata condannata lo scorso novembre a 11 anni e 4 mesi per associazione mafiosa. Figlia di Leonardo Bonafede, storico capo mafia di Campobello di Mazara, Laura Bonafede era sposata con un mafioso e cugina di Andrea Bonafede, l'uomo che ha prestato l'identità al boss per consentirgli di curarsi nell'ultima fase della sua vita.

L’inchiesta ha messo in luce come la famiglia Bonafede-Gentile abbia rappresentato una delle cellule più fidate di Messina Denaro, garantendogli per anni protezione e assistenza, anche quando la sua latitanza era giunta alle battute finali.

Le indagini e il verdetto

L’arresto e il successivo processo a Martina Gentile rientrano nella grande operazione di smantellamento della rete di protezione del boss, avviata dopo la sua cattura nel gennaio 2023. Gli inquirenti hanno ricostruito il ruolo della giovane all’interno del sistema di comunicazione della cosca, basandosi sulle intercettazioni e sul contenuto dei pizzini ritrovati.

Nonostante la condanna a una pena inferiore rispetto alla richiesta della Procura, la sentenza conferma il coinvolgimento della giovane nella rete di favoreggiatori di Messina Denaro, delineando ancora una volta il peso e la continuità delle dinastie mafiose nel tramandare la cultura del crimine di generazione in generazione.

L’inchiesta sulla famiglia Bonafede-Gentile non si è ancora chiusa, e le autorità continuano a indagare per far luce su tutti i componenti della rete che ha permesso a Messina Denaro di rimanere nascosto per trent’anni.