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06/03/2025 08:08:00

Marsala: l'ex prete Vito Caradonna condannato a due anni e mezzo per falso in atto pubblico

 L’ex prete Vito Caradonna ha rimediato un’altra condanna penale. Con rito abbreviato, infatti, il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Marsala Matteo Giacalone gli ha inflitto due anni e mezzo di reclusione. Il processo è quello che lo ha visto imputato per concorso in falso in atto pubblico, determinando in errore pubblici ufficiali, e favoreggiamento dell’illegale permanenza di stranieri sul territorio italiano.

Per Caradonna, il pm Paolo Bianchi aveva invocato sei anni. Ridotto allo stato laicale nel luglio 2017 dopo le condanne subite in due diversi processi per tentata violenza sessuale su un uomo e circonvenzione di incapace, l’ex prete, secondo l’accusa, tra i primi mesi del 2018 e il luglio 2020, in concorso con cittadini
extracomunitari che hanno poi ottenuto il permesso di soggiorno (e per i quali si è proceduto separatamente), dopo aver venduto a questi ultimi, per somme variabili da 200 a 350 euro circa, contratti di lavoro o di locazione ideologicamente falsi, determinavano l’induzione in errore dei pubblici ufficiali.

Questi ultimi, infatti, ricevute le istanze per il rilascio del permesso di soggiorno da parte di numerosi cittadini extracomunitari coinvolti corredate dai contratti di locazione, di lavoro o comunque false denunce di attività lavorative, rilasciavano o rinnovavano oltre sessanta permessi di soggiorno. Per gli investigatori, a reperire e redigere la falsa documentazione sarebbe stato l’ex prete, che avrebbe condotto le trattative con gli extracomunitari “sfruttando – si legge nel capo d’accusa – la loro situazione di necessità”. Cinque stranieri gli avrebbero procacciato i “clienti”.