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02/05/2025 13:00:00

A Marsala la Casta contro la Casta

 La Casta contro la Casta che poi, a volte, si coprono a vicenda. È accaduto a Marsala, nelle due ultime sedute di consiglio comunale allorquando a sala delle Lapidi sono approdati 15 debiti fuori bilancio.

Il primo meeting si è tenuto il 28 aprile, con la rituale ora di ritardo sull'orario previsto delle 17. Sono presenti in 13, per poi aggiungersene in corso d'opera altri tre. Su una seduta che si svolgerà in 1h e 31 primi, 22 utilizzati per il disbrigo d'alcune pratiche, compresa la lamentela dei consiglieri per l'assenza della giunta. In 37 primi vengono approvati 7 Debiti fuori Bilancio.  Ne resta uno il n.11, prelevato poi unitamente a quelli che vanno dal n.16 al 24. Ma è sull'undicesimo che si consuma, nuovamente il conflitto tra Consiglio e Amministrazione, per la rivalutazione monetaria sugli interessi legali che hanno generato il debito fuori bilancio, che i due assessori non hanno saputo relazionare, perché il proponente è il collega Bilardello che detiene la delega perché il beneficiario è un'associazione sportiva. Altri 32 minuti per giungere alla decisione di rinviare la discussione dell'atto all'indomani in presenza del titolare. Il quale, Billardello, il 29 liquida la vicenda in un minuto chiedendo la sospensione per un confronto con l'ufficio legale dell'ente comune e dei lavori pubblici. Parere del gabinetto giuridico già raccolto dalla commissione bilancio, che aveva affermato corretta la rivalutazione monetaria degli interessi dovuti.

Poi 30 primi per esitare favorevolmente 9 debiti fuori bilancio, totale 42 minuti. L'osservazione è: ma non si poteva fare un'unica seduta consiliare di 2h e mezza, la città avrebbe risparmiato 950 euro di gettoni di presenza per il consiglio, lo straordinario per 3 impiegati, energia elettrica, pulizia. Il segretario generale e due assessori avrebbero dedicato il loro tempo diversamente per il comune. La difesa reciproca si è manifestata, quando: silenzio assoluto sullo spot errato sulla settimana santa, con Colombaia di Trapani e pubblicità del raduno dei bersaglieri, non pertinenti -eufemismo-; idem per i 50mila euro prelevati dal sindaco per la sfilata delle fanfare dell'11 maggio e questo riguarda palazzo VII aprile. Sul garante dei disabili che il Consiglio Comunale non elegge e la Piccione titolare dei servizi sociali non invoca neanche lontanamente la nomina. Le Caste si riconoscono, vicendevolmente.

Vittorio Alfieri