Alla fine era solo un “malinteso”. Pace fatta tra Antonini e la curva
Colpo di scena a poche ore dalla storica sfida di Trapani con l’Olimpia Milano: la curva trapanese tornerà regolarmente sugli spalti del PalaShark. Dopo giorni di polemiche, accuse incrociate e tweet al veleno, i gruppi del tifo organizzato fanno sapere, con un comunicato congiunto, di aver chiarito con la società. “Dopo un confronto fra le parti – scrivono – e dopo aver constatato che negli scorsi giorni si è verificato un problema di comunicazione”, i tifosi annunciano che saranno presenti “a sostenere la squadra granata in occasione della storica partita contro Milano”.
Insomma: era tutto un malinteso. O così, almeno, è stato deciso di raccontarla.
Il gesto della curva, che aveva annunciato lo sciopero del tifo per protesta contro i prezzi dei biglietti e la gestione del rapporto con la società, rappresenta un importante passo indietro. O in avanti, a seconda dei punti di vista. E se i toni della nota sono sobri e concilianti, molto meno elegante è stato il post con cui il presidente Valerio Antonini ha scelto di accogliere il riavvicinamento: “Ho accolto con piacere le scuse dei ragazzi della tifoseria – ha scritto su X – che si sono ripromessi da ora in poi di non dare più retta a chi ha cercato in ogni modo di destabilizzare l'ambiente, ridando fiato a quei 4 cantari giornalai e falliti che ci sono nel nostro territorio”.
Un post che suona più come una rivincita personale che come un invito all’unità, e che non risparmia attacchi gratuiti alla stampa, definita “cantara” e “fallita”, con un linguaggio che non ci si aspetterebbe da un imprenditore di alto profilo in piena corsa per lo scudetto.
I tifosi, dal canto loro, scelgono la via del silenzio operoso: dicono di voler superare le incomprensioni “ragionevolmente” e tornano a fare quello che sanno fare meglio, ovvero sostenere la squadra. Saranno in curva stasera, come sempre, a cantare e spingere i granata.
Resta l’impressione di un equilibrio precario, frutto più di una tregua tattica che di una vera riconciliazione. La sensazione è che la frattura non sia affatto sanata, ma semplicemente sospesa in nome dell’obiettivo sportivo. E che basterà un altro “malinteso” a riaccendere lo scontro.
Per adesso, però, è tempo di lasciar parlare il parquet. Milano arriva al PalaShark, Trapani risponde presente.
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