Dopo anni di proteste, rivendicazioni e richieste da parte dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, il Comune di Marsala annuncia finalmente la trasformazione dei contratti part-time in full-time per tutto il personale comunale. Una scelta attesa da tempo, che corregge una situazione di precarietà strutturale che si protraeva da anni.
La decisione, formalizzata con una delibera della Giunta Grillo, prevede che i circa 90 dipendenti ancora in servizio con orario ridotto passeranno a 36 ore settimanali a partire dal 1° settembre. Le risorse economiche necessarie sono già state previste nella programmazione triennale del fabbisogno del personale (2025-2027).
Sebbene il Comune presenti l’iniziativa come un “obiettivo programmato”, è evidente che si tratta del risultato di una pressione costante da parte dei lavoratori, che da anni chiedevano pari diritti e condizioni dignitose. Nonostante il tono trionfale del comunicato ufficiale, questa misura arriva con un ritardo che ha penalizzato per lungo tempo decine di famiglie, costrette a vivere in una condizione di incertezza lavorativa e redditi limitati.
Il provvedimento è stato curato dal settore Risorse Umane, diretto da Giovanna Basiricò, che ha già individuato i dipendenti interessati e avviato l’iter per il passaggio definitivo al tempo pieno.
Con questa trasformazione si chiude, almeno in parte, una pagina difficile per il personale comunale marsalese. Resta ora da vigilare affinché i diritti conquistati non vengano più rimandati o messi in discussione.