×
 
 
06/05/2025 06:00:00

Scandalo referti. Croce sfida la Regione: pronto a tornare alla guida dell’ASP di Trapani

 Il 28 maggio scadrà il termine ultimo per la sospensione del Direttore generale dell’ASP 9 di Trapani dopo lo scandalo dei referti istologici in ritardo. 

Questo in termini pratici significa che se fino a quel giorno non ci saranno altri atti da parte della Regione, Ferdinando Croce rientrerà in Azienda.


Nel frattempo il manager a sua difesa ha consegnato già agli uffici regionali, quindi all’assessorato guidato da Daniela Faraoni, al presidente della Regione, Renato Schifani, le “Controdeduzioni e osservazioni in relazione alla procedura di avvio del procedimento di decadenza dalla carica di Direttore generale dell’Azienda Sanitaria
Provinciale di Trapani”.

Il procedimento parte dalloscandalo del ritardo dei referti istologici, scoppiato a fine febbraio e che ha visto l’ASP di Trapani oggetto di due ispezioni, una regionale e l’altra ministeriale. Di quest’ultima ancora non c’è traccia di alcuna relazione, a parte una integrazione documentale, che è stata fornita.


A questo si aggiunge un altro scenario ancora, Croce ha fatto ricorso al giudice del lavoro di Trapani, che ne ha competenza territoriale, avverso la sospensione di 60 giorni dalla carica di Direttore generale. Il provvedimento regionale in realtà è di revoca dell’incarico a cui si è accompagnata la sospensione. L’obiettivo di Schifani, attraverso i pontieri meloniani, era quello di convincere Croce a lasciare l’incarico spontaneamente. Cosa che invece non è avvenuto e pare che non accadrà, volendo difendere posizione e operato fino alla fine.

Domani, mercoledì 7 aprile, il giudice del lavoro si dovrebbe pronunciare, seppure appare probabile un possibile rinvio dell’udienza. Se invece ci dovesse essere un pronunciamento in suo favore Croce tornerebbe in Azienda prima del 28 maggio, al netto però di quelli che sono i passaggi regionali. La commissione Salute all’ARS, infatti, dovrà esprimersi sulle controdeduzioni, seppure il parere non è vincolante.

La posizione
Intanto filtra da ambienti politici la possibilità che Croce resti all’ASP di Trapani, che le controdeduzioni avranno un loro peso ma che maggiore sarà il peso della posizione politica e delle difesa che Ruggero Razza ha portato sui tavoli regionali e nazionali del partito. L’area di riferimento di Croce è quella di Razza e di Nello Musumeci.
Al di là delle posizioni politiche, risapute e alcune volte pure scomodamente inopportune, c’è un dato di fatto: Croce se dovesse rimanere a Trapani dovrà ricostruire interamente il rapporto con il territorio. Il clima di pesante sfiducia, e le ombre su ogni operato, ha creato una frattura enorme, che nemmeno il più abile dei manager saprebbe rattoppare in poco tempo.


I cittadini guardano con sospetto tutto il comparto della sanità trapanese, ce l’hanno con tutti. E’ un clima pesante che si respira quotidianamente.
Rimangono ancora alcune domande senza risposta: c’è una responsabilità medica che ha portato ai ritardi nella refertazione? E se c’è perché finora si sono taciuti i nomi degli stessi, compreso il primario di allora?


Il dato di fatto c’è: ritardo nei referti, tumori conclamati, qualcuno in metastasi, un morto di infarto in attesa di referto. Nomi e cognomi dei pazienti sono scritti nero su bianco, quello dei colpevoli no.

 



STUDIO VIRA | 2025-06-23 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/20-06-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-turistico-in-sicilia-250.png

Finanza agevolata per il settore turistico in Sicilia

La Regione stanzia 135 milioni per ampliare e riqualificare l’offerta turistica ricettiva siciliana, mentre il Ministero del Turismo prepara un bando da 110 milioni per favorire innovazione, sostenibilità e digitalizzazione del...