A Trapani la Guardia Medica resta chiusa per giorni interi, e a subire le conseguenze non sono solo i cittadini, ma anche le farmacie, lasciate sole ad affrontare l’emergenza. Dopo le segnalazioni di Tp24 e le denunce dei residenti, arriva ora anche una dura nota da parte del Sindacato Provinciale Titolari di Farmacia, indirizzata all’Asp di Trapani, all’Ordine dei Medici e ai sindaci del Distretto Sanitario.
Il documento, fa riferimento ai continui disservizi della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), in particolare nei giorni festivi di Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio. Le farmacie di turno, in assenza di presidio medico, sono state subissate da richieste di farmaci senza prescrizione, generando «fortissime tensioni» tra utenti e personale sanitario.
I farmacisti denunciano come «l’irreperibilità dei medici di famiglia e la chiusura dei presidi di continuità assistenziale» abbiano reso impossibile gestire le necessità dei cittadini, aggravando la situazione. Ma la denuncia non riguarda solo i giorni festivi: come dimostrano i due avvisi ufficiali affissi al presidio (che Tp24 pubblica in allegato), le chiusure programmate coprono un arco temporale che va dal 1° aprile al 31 maggio 2025, con decine di giornate e fasce orarie in cui il servizio non sarà disponibile.
Il paradosso, segnalano i farmacisti, è che mentre le farmacie vengono «ammonite dal Dipartimento del Farmaco» a non dispensare farmaci senza ricetta, allo stesso tempo mancano completamente i medici che dovrebbero emettere quelle prescrizioni. «Risultano stridenti», scrivono, «queste continue esortazioni all’intransigenza quando le strutture sanitarie pubbliche vengono sistematicamente chiuse».
La chiusura della Guardia Medica – un servizio essenziale, soprattutto nei giorni festivi – diventa un problema strutturale, che genera disagi, mette in difficoltà i professionisti della salute, e danneggia la tenuta dell’intero sistema sanitario locale.
Per chi ha bisogno di assistenza, il cartello affisso consiglia di rivolgersi al presidio di Continuità Assistenziale presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Casa Santa Erice. Ma per molti cittadini senza mezzi o in condizioni precarie, anche questo può diventare un ostacolo.