Un nuovo passo verso l’equilibrio di genere nelle istituzioni siciliane. È cominciato oggi all’Assemblea regionale siciliana l’iter del disegno di legge che prevede una soglia minima del 40% per la presenza di un genere nelle giunte comunali della Regione. A sostenerlo è Roberta Schillaci, vicepresidente del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle all’Ars, che sottolinea l’importanza di questo provvedimento come strumento concreto per rafforzare la partecipazione femminile alla vita politica e amministrativa locale.
“È un passo avanti per le donne – dichiara Schillaci – che così potranno avere più ruoli di responsabilità nei governi locali”. La deputata Cinquestelle annuncia inoltre che, una volta approvata questa legge, l’attenzione del M5S si sposterà su un’altra misura fondamentale: l’introduzione della doppia preferenza di genere per le elezioni regionali. “C’è una discussione aperta nel centrosinistra su questo tema – aggiunge – e auspichiamo che trovi adesione anche tra le altre forze parlamentari”.
I numeri parlano chiaro: la presenza femminile nelle istituzioni siciliane è ancora lontana dall’equilibrio. “All’Ars le donne sono appena il 20% – fa notare Schillaci – nonostante le elettrici in Sicilia siano la maggioranza. Una sproporzione che si riflette anche sul piano amministrativo: solo 24 comuni su 391 sono guidati da sindache, meno del 10%”.