Si assottiglia il numero degli imputati nel processo sui presunti concorsi truccati al Policlinico di Palermo. Il Tribunale del capoluogo siciliano, presieduto dal giudice Fabrizio La Cascia, ha assolto alcuni degli indagati per il venir meno del reato di abuso d’ufficio, recentemente depenalizzato.
Sono usciti dal processo i professori Giuseppina Campisi, Vittorio Altomare, Roberto Coppola e Attilio Ignazio Lo Monte, difesi dagli avvocati Massimo Motisi, Giuseppe Crescimanno e Fabio Viglione. Stessa sorte per Giuseppe Maria Antonio Navarra e Ludovico Docimo, ma solo per questa specifica accusa: entrambi restano a giudizio per altri reati contestati.
La prossima udienza è fissata per il 9 giugno. Rimangono sotto processo i nomi più noti dell’inchiesta, su tutti i professori Gaspare Gulotta e Mario Adelfio Latteri. Secondo l’accusa, Gulotta – la cui stanza al Policlinico era stata piazzata di microspie – sarebbe stato al centro di un presunto sistema di spartizione degli incarichi accademici, in base a un “patto dell’alternanza” stretto con Latteri: “uno lo piazzi tu, uno lo piazzo io”.
Un meccanismo, secondo le indagini, che non si sarebbe fermato alla Sicilia, ma che avrebbe avuto ramificazioni in altre città italiane attraverso scambi di favori e partecipazioni incrociate alle commissioni dei concorsi. I reati contestati agli imputati, a vario titolo, vanno dalla corruzione al peculato, dalla turbativa d’asta al falso ideologico, fino alla truffa.
Il processo, ancora in fase preliminare, rappresenta uno dei filoni più rilevanti nell’ambito delle inchieste sulla gestione dei concorsi nella sanità pubblica e nel mondo accademico.