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19/05/2025 06:00:00

Trapani, centro Nino Via, lo sdegno della famiglia: "Un eroe dimenticato nel degrado"

Bruciato, devastato, dimenticato. Il centro sociale intitolato a Nino Via, l’eroe civile che pagò con la vita un atto di coraggio, è oggi il simbolo di una città che fatica a prendersi cura dei suoi spazi e della propria memoria. L’ennesimo episodio si è consumato il 3 maggio scorso, quando un incendio ha colpito la struttura già segnata da atti vandalici. Un gesto che ha indignato profondamente la famiglia Via, che ha fatto sapere di essere “sdegnata” per il degrado in cui versa il centro.

Le condizioni della struttura sono state al centro di un lungo intervento, durante l'ultimo consiglio comunale, del consigliere Nicola Lamia (Fratelli d’Italia), che ha presentato interrogazioni, effettuato sopralluoghi e fornito una documentazione fotografica dettagliata: “Il centro Nino Via è diventato un luogo inaccessibile, dove il verde ha invaso ogni cosa e i bagni sono completamente distrutti. È inaccettabile che una struttura intitolata a un eroe sia ridotta in queste condizioni. E ancora più inaccettabile è che a distanza di mesi, dopo diverse segnalazioni, nulla sia stato fatto”.

Lamia ha denunciato anche la presenza di materiali speciali abbandonati nello slargo antistante al centro, potenzialmente pericolosi per la salute dei residenti, soprattutto dei più giovani. E si è detto insoddisfatto delle risposte ricevute dall’assessorato al Verde e all’Ambiente: “Mi si dice che si interverrà, che si programmerà, ma senza date, senza certezze. È una presa in giro”.

L’assessore all’Ambiente e al Verde pubblico, Emanuele Barbara ha ammesso i ritardi: “Le risposte non sono complete, è vero. Non possiamo fornire date precise perché le emergenze sono continue e le squadre vengono dirottate a seconda delle priorità. Ma siamo consapevoli che il centro Nino Via è una delle situazioni più gravi e abbiamo fissato come scadenza per un primo intervento il 5-10 giugno”.

E contro l'inciviltà, l’amministrazione annuncia l’attivazione di un drone per il monitoraggio delle aree verdi e dei rifiuti: “Il drone seminerà il panico. Non si può più tollerare l’abbandono indiscriminato di rifiuti. Abbiamo già acquistato quattro nuove telecamere e attiveremo varchi controllati anche nel centro storico”.

Il centro Nino Via, però, resta ancora chiuso e in balia dell’incuria. “Lì dentro non c’è più niente – ha ribadito Lamia – giochi distrutti, impianti vandalizzati, nessuna sicurezza. C’è bisogno di restituire alla città un luogo che è stato importante per tanti giovani e per l’intero quartiere”.

A preoccupare, più in generale, è il tema del decoro urbano e la gestione delle ville comunali. Anche Villa Margherita, Villa Pepoli e la villa di Viale Marche, secondo Lamia, sono in stato di abbandono: “Non si capisce dove finiscono i viali e dove inizia la selva. Queste ville dovrebbero essere polmoni verdi, invece sono diventate luoghi inaccessibili e pericolosi”.

L’assessore Barbara ha garantito un piano di intervento: “Stiamo per partire con la potatura a Villa Margherita, poi toccherà a Viale Marche, al centro Nino Via. Non abbiamo intenzione di lasciare questi spazi nel degrado. Le ville devono essere rimesse in funzione, ma servono anche forme di gestione responsabile, magari affidandole ad associazioni”.

Sul fronte della disinfestazione e derattizzazione, il consigliere Lamia ha chiesto chiarezza e programmazione, denunciando l’assenza di trattamenti efficaci nei quartieri più popolosi come Villa Rosina, Cappuccinelli e via Fardella: “Non possiamo affrontare l’estate senza interventi preventivi. Servono calendari precisi, prodotti idonei, operatori certificati”.

Barbara ha replicato annunciando che il programma è pronto: “La ditta è stata individuata, martedì ci verrà consegnato il cronoprogramma. Quest’anno ci saranno tre cicli di intervento e anche un passaggio aereo. Si partirà non appena le condizioni meteo lo consentiranno”.

Resta tuttavia il malcontento di molti cittadini, soprattutto quelli che hanno segnalato i disagi attraverso i social. Lamia ha criticato il blocco dei commenti sotto i post ufficiali del Comune: “Se avete paura dei commenti della gente, allora non siete pronti al confronto democratico. Non potete nascondervi dietro i nastri tagliati”.
Barbara si è difeso: “Io non gestisco la pagina istituzionale. Ma sui miei canali personali non mi sottraggo mai al confronto. Sono l’assessore più social della provincia e non ho nulla da temere dalle critiche”.

E mentre si continua a discutere di programmazione, squadre e fondi, la realtà parla ancora il linguaggio dell’abbandono. E il nome di Nino Via, oggi, rischia di rimanere solo una targa arrugginita in una struttura dal cancello chiuso.