La Regione Siciliana continua a sostenere i cittadini colpiti dagli incendi devastanti dell’estate 2023. La giunta ha infatti approvato un nuovo stanziamento da 1,65 milioni di euro destinato a indennizzare ulteriori vittime dei roghi, con un ampliamento delle categorie beneficiarie rispetto alla prima erogazione del 2024, che aveva messo a disposizione 1,3 milioni di euro.
Il provvedimento, su proposta dell’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, introduce significative novità: per la prima volta, vengono inclusi anche soggetti fisici che hanno subito danni e si ampliano le fattispecie risarcibili riguardanti le seconde case.
«Con questo ulteriore stanziamento – ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani – confermiamo la vicinanza del mio governo a tutti i siciliani che hanno sofferto durante quella terribile emergenza. Abbiamo voluto ampliare le misure di aiuto includendo nuove categorie di beneficiari per non lasciare indietro nessuno. La Regione continuerà a monitorare attentamente la situazione per garantire sostegno e risposte adeguate a tutti i cittadini colpiti da quei tragici eventi».
Gli indennizzi previsti
In caso di danni alle persone, il decreto stabilisce: 100.000 euro agli eredi delle vittime degli incendi; 60.000 euro a chi ha subito un’invalidità permanente del 100%; 20.000 euro a chi ha riportato un’invalidità permanente pari o superiore al 75%. Per quanto riguarda gli immobili, aumentano le soglie di indennizzo: da 50.000 a 75.000 euro per le abitazioni principali; da 25.000 a 37.500 euro per le seconde case; da 15.000 a 22.500 euro per le parti comuni degli edifici residenziali. Anche i beni mobili danneggiati o distrutti dai roghi vedono crescere il tetto massimo di ristoro, che passa da 5.000 a 7.500 euro.
La gestione delle risorse
Sarà Irfis – FinSicilia a occuparsi della gestione degli aiuti. L’istituto provvederà, in seguito all’adozione formale del decreto, alla pubblicazione degli avvisi necessari per accedere ai fondi. Con questa nuova misura, la Regione Siciliana rinnova il proprio impegno concreto a favore delle comunità colpite, in un percorso di ricostruzione e giustizia per chi ha vissuto l’emergenza sulla propria pelle.
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Palermo, la Regione stabilizza ultimi 424 ex Pip - La Regione Siciliana ha approvato l’assunzione degli ultimi 424 lavoratori provenienti dal bacino degli ex Pip “Emergenza Palermo” nella società partecipata Servizi ausiliari Sicilia (Sas). La decisione è arrivata oggi a Palazzo d’Orléans durante una riunione della giunta, presieduta dal governatore Renato Schifani, su proposta dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.
Con questa operazione, il personale della Sas salirà da 3.090 a 3.577 unità nel 2025, andando così a rafforzare l’organico per adeguarlo al nuovo assetto organizzativo della società. I 424 lavoratori verranno impiegati in parte (309 unità) negli uffici e dipartimenti regionali, mentre i restanti (115 unità) saranno destinati al settore sanitario. L’iniziativa segue l’inserimento, lo scorso anno, di altri 1.418 lavoratori dello stesso bacino.
«Dopo un lungo percorso - dichiara il presidente Schifani - abbiamo approvato un programma che rispecchia i reali fabbisogni dell’azienda e fissa in modo oggettivo il dimensionamento del personale. Garantiamo finalmente stabilità a centinaia di lavoratori, portando a compimento un processo già delineato. Il piano è stato confermato dal collegio sindacale, che ne ha certificato l’equilibrio economico-finanziario, ed è stato approvato anche dal consiglio di amministrazione della Sas».
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Dalla Regione 13 milioni per nuovi alloggi Ersu - Contro il caro-affitti, la Regione Siciliana finanzia con propri fondi interventi di edilizia residenziale universitaria per aumentare il numero di alloggi gratuiti destinati agli studenti fuorisede. Le risorse, stanziate con la legge regionale 3/2024 e ripartite dall'assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale agli Enti regionali per il diritto allo studio universitario (Ersu) di Palermo, Catania, Messina ed Enna, ammontano complessivamente a 13 milioni di euro e consentiranno di realizzare 75 nuovi posti letto e di riqualificarne 354 in tutta l'Isola. In Sicilia, per l’anno accademico 2024/2025, sono 2.011 i posti disponibili nelle residenze gestite dai quattro Ersu regionali: 938 a Palermo, 680 a Catania, 323 a Messina e 70 ad Enna.
«Gli investimenti che abbiamo programmato - sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - attuano una scelta politica ben precisa del mio governo: rendere le università siciliane più attrattive anche per gli studenti che non hanno disponibilità economiche o che provengono da altri territori, dall'Italia o dall'estero. Gli atenei di Palermo, Catania, Messina ed Enna hanno tutte le carte in regola per competere sul piano della qualità dell’offerta formativa e della ricerca. Il nostro compito è lavorare per migliorarne i servizi e siamo impegnati per raggiungere questo risultato».
«Questa misura, finanziata esclusivamente con risorse della Regione – afferma l’assessore regionale dell’Istruzione e della formazione professionale, Mimmo Turano - mira ad ampliare la capacità ricettiva gratuita per gli studenti universitari bisognosi e meritevoli, che tra nuovi alloggi e riqualificazioni dell’esistente è aumentata del 40 per cento. Con questi interventi puntiamo a contrastare il caro-affitti, consentire agli Ersu di potenziare i servizi, aumentare la capienza e migliorare la qualità degli alloggi».
I fondi sono stati così ripartiti: l’Ersu di Catania, per la riqualificazione di 64 alloggi, potrà contare su un contributo di 3,4 milioni di euro; Enna, invece, disporrà di 3,7 milioni per la creazione di 30 posti letto e la riqualificazione di 70 alloggi nella residenza Domus Kore; l’Ente regionale per il diritto allo studio di Messina beneficerà di un finanziamento complessivo di 3,9 milioni, di cui 3,1 milioni per 45 nuovi alloggi, interventi di adeguamento, manutenzione straordinaria degli ambienti e degli impianti del residence universitario Gravitelli, mentre 725 mila euro saranno destinati all’adeguamento di 85 posti alloggio e degli impianti di climatizzazione, idrico, sanitario ed elettrico nelle residenze universitarie di Annunziata e di Papardo (Polo Annunziata) che contano 92 posti letto ciascuna; a Palermo, infine, saranno destinati 1,9 milioni per interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione ed efficientamento energetico di Palazzo Marchesi, così da adibire il terzo e il quarto piano dell’edificio a struttura residenziale per gli universitari.