Antonino Pipitone - ex marito di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone sequestrata (e mai più ritrovata) a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004, quando aveva poco meno di 4 anni – è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Marsala Massimiliano Alagna dall’accusa di “violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio”.
A denunciarlo era stato il figlio, Kevin, (supportato dalla madre Piera Maggio, sottolinea l’avvocato Luisa Calamia, difensore di “Tony” Pipitone). La denuncia si fondava su una pretesa economica riconosciuta al figlio dal Tribunale di Marsala che aveva emesso la sentenza di divorzio. “Ma è stato dimostrato – spiega l’avvocato Luisa Calamia - che Kevin non aveva diritto al chiesto mantenimento”. E di conseguenza, il padre non poteva certo essere condannato, in quanto, tra l’altro, “nel periodo in contestazione (2017/2022) Kevin aveva traferito il domicilio in un’altra regione unitamente alla sua futura moglie con cui conviveva e lavorava in regola guadagnando più del padre”.
Il fatto, dunque, di non aver versato somme, dichiara il difensore dell’ex marito di Piera Maggio, “non può costituire reato”. “Così il Tribunale - conclude l’avvocatessa Calamia, con una sentenza che dovrebbe mettere un punto al martirio social subito da Tony Pipitone, ha statuito. Il giudice ha, peraltro, emesso sentenza con motivazione contestuale. Esprimiamo grande soddisfazione” .