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21/05/2025 13:39:00

Asp di Trapani, Croce si è dimesso

 Ferdinando Croce ha rassegnato le dimissioni da direttore generale dell’Asp di Trapani. Un gesto che mette fine a un mandato segnato da polemiche e scandali, culminati con il caso – di rilievo nazionale – dei ritardi nella consegna degli esami istologici.

Il cammino era già segnato. La Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria, convocata dall’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, aveva già votato all’unanimità la sua decadenza, rilevando «gravità dei fatti contestati e oggettive responsabilità gestionali».

Croce, scegliendo di dimettersi, rinuncia ora a ogni possibile ricorso contro la rimozione. Una scelta strategica che gli permetterebbe, secondo le regole attuali, di poter rientrare in futuro nell’elenco regionale degli idonei per la nomina a direttore generale – cosa che la rimozione avrebbe invece impedito.

Il caso che ha travolto l’Asp

A travolgere Croce è stato uno dei casi più gravi nella recente sanità siciliana: centinaia di esami istologici rimasti inevasi per mesi, con pazienti costretti ad attendere diagnosi oncologiche fondamentali o a rivolgersi a strutture private. Una situazione che aveva fatto esplodere il malcontento e portato anche all’apertura di indagini da parte della magistratura.

Ora si apre una nuova fase per la sanità trapanese. L’assessorato alla Salute è chiamato a nominare un commissario che guiderà l’azienda in questa fase transitoria. In gioco, oltre alla ricostruzione della fiducia dei cittadini, c’è anche la necessità di riformare a fondo un sistema che ha mostrato limiti profondi.