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24/05/2025 06:00:00

Sanità, boom dei medici a gettone, La Sicilia tra le prime in Italia, ma Trapani resta fuori

 Il 20 maggio presso la Camera dei Deputati è stato presentata la relazione annuale 2024 dell’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione.
Il presidente dell’Anac Giuseppe Busia ha rilevato che sono in crescita i numeri dei medici a gettone.


Nel 2024 l’analisi dei dati sui medici a gettone ha evidenziato che il valore dei contratti e delle convenzioni, rispetto al 2023, è aumentato del 20%, passando da 35,2 a 42,3 milioni di euro.

Ancora più marcata è stata la crescita concernente gli “infermieri a gettone” (+ 49%).
Trend crescente anche per i contratti e le adesioni alle convenzioni delle stazioni appaltanti del SSN per acquisire la disponibilità di medici a gettone, aumentato nel 2024, rispetto al 2023, del 7%, con un impiego di risorse pubbliche di oltre 42 milioni di euro.

L’importo impegnato per garantire la disponibilità di “infermieri a gettone” nel 2024 rispetto all’anno precedente è diminuito del 21%, assorbendo, comunque, risorse pubbliche pari a 8,7 milioni di euro.

Le parole di Busia
Il presidente di ANAC ha sottolineato che c’è necessità di “Una più ampia valorizzazione delle professionalità interne, da selezionare mediante concorsi meritocratici e capaci di attrarre i nostri giovani migliori". Parimenti da arginare, specie nel settore sanitario, è la prassi di acquistare macchinari a prezzo scontato, con una contropartita nascosta, legata a onerosissimi servizi di manutenzione. Ciò, con l’ulteriore rischio che l’amministrazione si trovi a dipendere per lungo tempo da un singolo fornitore”. Per il presidente Busia “Si tratta di un progressivo impoverimento degli organici, perché medici ed infermieri in più casi preferivano lasciare il proprio impiego, attratti dalle più elevate remunerazioni riconosciute per le prestazioni di carattere interinale. Tutto questo, dando vita ad un circolo vizioso, a causa di una irragionevole concorrenza fra le diverse Asl, come emerge dalla nostra indagine conoscitiva. Ospedali e Asl pubbliche dispongono di eccellenti risorse professionali che, tuttavia, in molti casi non sono adeguatamente valorizzate e, anzi, sono spesso spinte verso altri approdi, privando le amministrazioni del loro patrimonio più prezioso”.


La spesa
Ammonta a due miliardi e 141 milioni di euro la spesa previsionale deliberata in Italia per medici e infermieri “a gettone” dal 2019 al 2024. Era pari a 1 miliardo e 827 milioni a fine 2023, con un incremento previsionale di 314 milioni nel 2024.
Solo per il 2024 la spesa per i “gettonisti” nella sanità italiana è stata pari a 457,5 milioni messi a bilancio. Nonostante la fine della pandemia e il decreto legge che prevede l’ uso dei “gettonisti” solo come estrema ratio, il fenomeno si conferma quindi in crescita.

La spesa regionale
Il Piemonte è in testa alla ripartizione per regioni dei “gettonisti”, con un quarto dei medici e infermieri gettonisti di tutt’Italia; segue la Lombardia con 105 milioni e il 22,95% del totale, poi Toscana e Sardegna.
Se invece si guarda solo ai medici gettonisti, nel 2024, Veneto e Sicilia dominano la classifica.


La Sicilia
La Regione utilizza molto i “gettonisti”, è al secondo posto per spesa, in capo alla classifica c’è il Veneto, segue il Piemonte. Ultima in classica per utilizzo dei medici gettonisti è la Basilicata.
L’importo che la Sicilia paga è di 10.347.920,00 milioni di euro.

La situazione in provincia di Trapani
Ad oggi in provincia di Trapani, nei vari presidi ospedalieri non sono impiegati medici o infermieri gettonisti.