La Givova Scafati non si arrende. Retrocessa in Serie A2 al termine della stagione regolare di basket, il club campano guarda con attenzione a quanto sta accadendo iin casa Trapani Shark, squadra protagonista dei playoff ma penalizzata con quattro punti nella prossima stagione per irregolarità fiscali.
Nelle ultime ore, Scafati ha ufficialmente chiesto alla Federazione Italiana Pallacanestro l’accesso agli atti dell’inchiesta che ha portato alla sanzione contro il club siciliano. L’obiettivo è capire se esistano margini per un eventuale ripescaggio in Serie A, qualora la posizione dei granata dovesse ulteriormente aggravarsi.
Le irregolarità fiscali di Trapani
La penalizzazione comminata dalla FIP riguarda il mancato corretto adempimento dei versamenti IRPEF e INPS relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2025. Il tutto è emerso a playoff già iniziati, con la squadra guidata da Jasmin Repesa impegnata nella serie di semifinale contro la Germani Brescia, attualmente sullo 0-2.
La sanzione di -4 punti sarà scontata nel prossimo campionato, ma la posizione di Trapani resta sotto osservazione: se emergessero nuove anomalie contabili, la FIP potrebbe inasprire la punizione o – in casi estremi – valutare l’esclusione dal prossimo campionato di Serie A.
Scafati alla finestra: “Vogliamo chiarezza”
In questo scenario, Scafati rivendica il proprio diritto a essere ripescata. Con l’Estra Pistoia già retrocessa, il club campano è la prima società in classifica a poter sperare nella permanenza nella massima serie in caso di esclusione di una squadra. “Abbiamo chiesto trasparenza e l’accesso agli atti. È nostro diritto sapere se ci siano i presupposti per tutelare il nostro posto in Serie A”, fanno sapere da ambienti dirigenziali.
La replica di Trapani: “Accordo col fisco e ricorso in arrivo”
Da parte sua, la società Trapani Shark ha già fatto sapere di aver trovato un accordo con l’Agenzia delle Entrate per la regolarizzazione dei versamenti mancati, e che è pronto il ricorso contro la penalizzazione inflitta dalla FIP.
La dirigenza trapanese sottolinea che si è trattato di un episodio legato a una truffa subita (lo stesso caso che ha colpito il Trapani Calcio), e che la buona fede del club sarà dimostrata in sede di appello.