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02/06/2025 12:30:00

Sicurezza sul lavoro: il tribunale di Marsala annulla sanzione ad un dipendente del Comune di Mazara

 Con una sentenza destinata a fare scuola, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Marsala ha annullato la sanzione disciplinare inflitta dal Comune di Mazara del Vallo al dipendente Leonardo Iemmola, iscritto al sindacato C.S.E. – Funzioni Locali e Polizie Locali e rappresentato in giudizio dagli avvocati Antonio Consentino e Fabrizio Rizzo.

La sanzione, un rimprovero scritto, era stata irrogata il 20 giugno 2024 a seguito di un procedimento disciplinare avviato dopo che Iemmola aveva segnalato, con una relazione di servizio e successive comunicazioni indirizzate a diverse autorità, gravi carenze nei livelli di sicurezza all’interno dell’ufficio carte d’identità, dove prestava servizio. In particolare, il 26 febbraio 2024 il dipendente era stato vittima di minacce e insulti da parte di alcuni utenti. Non si trattava, secondo la sua testimonianza, di un episodio isolato.

A fronte del silenzio da parte del Comune e dell’inerzia della dirigente di riferimento, Iemmola aveva ritenuto necessario informare il Sindaco, il Segretario Generale, la Prefettura, la Procura della Repubblica e lo SPRESAL, sollecitando interventi concreti per garantire maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.

La risposta dell’amministrazione era stata tuttavia di segno opposto: un’azione disciplinare per presunti “toni irrispettosi” e “termini offensivi” utilizzati nelle comunicazioni. Ma il Tribunale ha ritenuto la sanzione illegittima, accogliendo integralmente la difesa del lavoratore.

Secondo il giudice, infatti, Iemmola ha esercitato legittimamente il proprio diritto di critica, previsto dall’articolo 21 della Costituzione e tutelato anche dallo Statuto dei Lavoratori. Nessun contenuto denigratorio o diffamatorio, ma piuttosto una denuncia fondata e rispettosa dei limiti di continenza e pertinenza. Il dipendente, ha evidenziato la sentenza, ha agito nella piena legittimità del suo ruolo di lavoratore e sindacalista, richiamando l’ente pubblico alle proprie responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro.

Il Tribunale ha quindi disposto l’annullamento della sanzione disciplinare e ha condannato il Comune di Mazara del Vallo al rimborso delle spese legali sostenute da Iemmola per un importo pari a tremila 680 euro, oltre accessori.

Soddisfazione da parte del sindacato C.S.E. – Funzioni Locali e Polizie Locali, che ha sottolineato come questa pronuncia rappresenti “l’ennesimo successo nella difesa dei diritti dei lavoratori pubblici”. Nella vicenda ha avuto un ruolo attivo anche il dirigente sindacale provinciale Vito Reina, impegnato da tempo nel denunciare carenze strutturali negli ambienti di lavoro degli enti locali.

La sentenza segna un punto fermo sul tema della libertà di espressione nei luoghi di lavoro e sulla legittimità delle denunce interne, confermando il diritto – e in certi casi il dovere – dei lavoratori di segnalare situazioni che mettano a rischio la sicurezza e l’incolumità propria e dei colleghi.