Eugenio Finardi apre il Segesta Teatro Festival e festeggia cinquant'anni di carriera: concerto il 25 luglio
Era il 1978, Eugenio Finardi cercava un ET in grado di portarlo via, in un mondo forse più bello, comunque diverso: l’extraterrestre fece il suo dovere, ma il nostro protagonista cerca ancora disperatamente di tornare.
È passato quasi mezzo secolo e Finardi ha recuperato quel filo con l’universo e stavolta interroga AI chiedendole aiuto in “Futuro”, il nuovo brano già in radio. E lo si potrà ascoltare a Segesta perché a Eugenio Finardi è affidato il compito importante di aprire il nuovo Segesta Teatro Festival, venerdì 25 luglio alle 21,15 al Teatro Antico: sarà un concerto importante, per ritrovare i pezzi di ieri e gli inediti di oggi, anche se la rabbia e la voglia di cambiare il mondo restano comunque le stesse.
Cinquant’anni di carriera, da quel “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”, anno di grazia 1975, fino a questo “Tutto” che è un testamento forse spirituale, di certo molto caratteriale, di un artista che ha saputo sempre parlare al suo pubblico, al di là delle mode e delle età, sperimentando, discutendo, affrontando temi importanti, dalla crisi sociale e politica ai misteri dell’esistenza, dall’amore alla fisica quantistica. Da Musica ribelle e La radio in quel capolavoro che è stato l’album Sugo, poi Non è nel cuore, Diesel e Non diventare grande mai, Patrizia o Le ragazze di Osaka, e si potrebbe continuare a lungo, ma meglio ascoltarle a Segesta.
Eugenio Finardi è soltanto il primo protagonista della nuova stagione messa a punto per il quarto anno da Claudio Collovà nel Parco archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo: un cartellone intenso che, oltre alla musica, accoglie teatro, danza e talk, e si srotolerà fino al 24 agosto.
Undici concerti quindi, nella sezione musicale, tra grandi protagonisti e nuovo cantautorato, contaminazioni e giovani agguerriti. Il 30 luglio, Pipya and The Gang Band, formazione under 35 che si è esibita recentemente al Montreux Jazz Festival, e propone assonanze diverse; venerdì 1 agosto il palco dinanzi al Tempio dorico sarà tutto per Francesco Baccini in una versione inedita e unplugged con l’Alter Echo String Quartet. Mercoledì 6 agosto anteprima nazionale della Partitura di Stagioni concerto per Mahvash Sabet, di Serena Abrami dedicato alla poetessa iraniana rinchiusa nel carcere di Evin. L’8 agosto un omaggio del figlio al padre: Filippo Graziani festeggia gli 80 anni di Ivan, rileggendo i suoi brani più noti, tra sorprese e aneddoti; il 13 agosto il concerto We were there del trio composto dal violoncellista olandese Ernst Reijseger, da Harmen Fraanje al pianoforte e Mola Sylla, voce e strumenti della tradizione africana. Prima nazionale il 14 agosto per il concerto Celia: musiche e canzoni sui versi del poeta monrealese Antonio Veneziano, affidate al compositore e pianista Maurizio Curcio con le giovani interpreti vocali Roberta Scacciaferro e Valentina Migliore. Petra Magoni & Arkè String Quartet festeggeranno a Segesta il Ferragosto, mentre Giuseppe Di Bella il 20 cucirà lingue e dialetti nel nuovo album Altre origini. Giovane e bella, Giulia Mei sta pian piano conquistando platee sempre più importanti, sarà dinanzi al tempio il 21 agosto. Venerdì 22 agosto la sezione musicale del festival chiude con il concerto L’amico di Cordoba del trio Peppe Servillo, Javier Girotto, e Natalìo Mangalavite.
Il concerti saranno alle 21.30, biglietti disponibili sul sito del Segesta Teatro Festival (www.segestateatrofestival.com), al botteghino del Parco di Segesta, sul circuito vivaticket.com. Valida La Carta del Docente. Il Segesta Teatro Festival, riconosciuto dalla Regione Siciliana tra le manifestazioni di grande richiamo turistico e culturale, è sostenuto dal MiC - Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta.
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