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25/06/2025 08:27:00

Prof morto di Covid dopo il rientro in aula. In appello riconosciuta la rendita agli eredi

I giudici della Corte d’Appello di Palermo – sezione lavoro, presieduta da Maria Di Marco – hanno ribaltato il precedente verdetto del Tribunale, accogliendo il ricorso della famiglia di un professore dell’Istituto Vittorio Emanuele III e riconoscendo la rendita Inail agli eredi.

Il docente, nato in Gran Bretagna il 4 marzo 1963 e trasferitosi in Sicilia oltre vent’anni fa, insegnava matematica e scienze. Dopo lo stop forzato causato dall’esplosione della pandemia nel 2020, era rientrato in classe per riprendere le lezioni in presenza. Il 9 novembre dello stesso anno, a seguito di un tampone, era risultato positivo al Covid-19: dopo otto giorni di degenza all’ospedale “Vincenzo Cervello” di Palermo, è deceduto il 17 novembre 2020.

La moglie e le due figlie maggiorenni, assistite dall’avvocato Alessandro Duca, avevano presentato istanza di indennizzo a Inail, che però aveva respinto la domanda. Il tribunale di primo grado aveva confermato il rifiuto dell’ente, ritenendo non riconducibile al lavoro il contagio subito dal professore.

In appello, invece, la Corte – valutando l’attività didattica svolta in aula e le evidenze sulle modalità di trasmissione del virus – ha stabilito che l’infezione sia da considerarsi infortunio sul lavoro. Di conseguenza, ha ordinato all’Inail di erogare la rendita spettante agli eredi, riconoscendo così il nesso causale tra l’attività professionale e il tragico decesso.