Tra nove mesi ,massimo un anno la città di Marsala andrà al voto per il rinnovo del consiglio comunale e sindaco.
Nel centrodestra dopo la tragicommedia del partito di maggioranza relativa della nazione, che dopo 4 anni e otto mesi di condivisione totale dell'attività amministrativa di Massimo Grillo, adesso ne prende le distanze. Non sorprende purtroppo è nell'ordine naturale quasi sempre dell'azione politica, si sale sul carro dei vincitori, lo si abbandona quando entra nel loop del perdente. D'altronde era avvenuto nel 2020 nel centrosinistra, allorquando nella composizione delle liste il PD lilibetano chiamò a raccolta i suoi tesserati, chiedendone la candidatura nella sua lista,l'istanza fu disattesa da:De Vita Massimo,Licari Linda che scelsero Marsala Coraggiosa; Alagna Luana e Rino Passalacqua in Di Girolamo Sindaco-Marsala Europea ;Sciarrino Matilde e Mario Rodriquez in Cento Passi per la Sicilia. La segreteria Pd del tempo la Mezzapelle deferí i 'traditori' alla commissione provinciale che sancì un "richiamo scritto", in quattro fecero ricorso alla Commissione Regionale di Garanzia del PD che decise: l’illegittimità dei provvedimenti assunti dalla commissione di garanzia provinciale del PD, in quanto la stessa Commissione Provinciale era "viziata geneticamente". Inoltre il ricorso originario, promosso dalla segretaria di circolo e avallato da alcuni componenti della direzione provinciale, era comunque irricevibile perché era un "ricorso che afferiva a fatti accaduti in ogni caso oltre il termine massimo previsto dallo Statuto perché si potesse promuoverlo".
Quindi vizi procedurali, la sostanza non conta. Adesso dopo quattro anni di lotta intestina nel PD, che hanno prima escluso la mozione da segretario lilibetano Lillo Gesone a favore di Paolo Pace, che poi ha preso le distanze dal partito dimettendosi e con la gioia di moltissimi l'avvento alla guida del partito di Linda Licari. La Licari un anno fa lanciò la suggestione fortissima del 'papa nero' candidato a primo cittadino di Pietro Bartolo, probabilmente non avendo ricevuto l'avallo dell'interessato, ha ripiegato su Andreana Patti e il suo movimento "Si muove la città " condividendone la carta dei valori che consta di:I ntegrità, Trasparenza, Rispetto, Equità sociale e inclusione, Partecipazione, Cultura e Cittadinanza, Sostenibilità ambientale, Parità di genere, Bellezza, Identità Culturale. Manca l'abolizione della guerra nel mondo, della fame e la pace interplanetaria e sarebbe una carta paradisiaca, siglata finanche da Hamas, Hezbollah e Houthi. Mettendo da parte il sarcasmo, come si declinano i 12 valori: che vuol dire: Identità Culturale, Bellezza, Cultura e Cittadinanza. Integrità e Trasparenza sono precondizioni essenziali. Senza dimenticare che la Patti continua a rivendicare orgogliosamente che il suo è un progetto civico e trasversale, che: " non sono la candidata del centrosinistra", asserendo "non ci si candida da soli, ma insieme a persone che costruiscono un progetto, condividono valori e una visione della città, e che si propongono in relazione con i partiti, con la politica, aprendosi così al confronto. È chiaro che ci sono persone provenienti dall’area del centrosinistra, ma non sono queste a determinare un’appartenenza", aggiungendo "sono un tecnico e una professionista". Adesso al tecnico e professionista si chiede come intenda utilizzare i 180 milioni di euro che l'ente comune incassa? Quale sia il nuovo piano rifiuti che scadrà in ottobre, e i servizi che offre Marsala Schola che cesserà da statuto l'esistenza l'anno prossimo? La sicurezza in città? Perché Equità sociale e non giustizia sociale, e non è una disputa linguistica, ma una diversità forse sottile,ma che differenzia, forse è per questa ragione che non si dichiara di centrosinistra? Ovviamente la domanda è retorica.
Vittorio Alfieri