Circa 70 attivisti, provenienti da Palermo e dalla provincia di Trapani, si sono riuniti oggi davanti al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Milo, a Trapani, per manifestare contro le condizioni di detenzione e l’esistenza stessa dei CPR.
Muniti di megafono e determinazione, i manifestanti hanno dato voce al proprio dissenso battendo sulle inferriate esterne della struttura e intonando cori di “Libertà”, a cui i detenuti hanno risposto dall’interno. Dall’interno del CPR si sono sentiti colpi, urla e rumori metallici, segno evidente della partecipazione attiva e del disagio vissuto da chi è rinchiuso.
Alcuni migranti hanno gridato chiaramente: “Questo è un posto disumano”, un’accusa diretta alle condizioni in cui si trovano a vivere, già denunciate in più occasioni da organizzazioni per i diritti umani.
I manifestatnti si stanno facendo carico della battaglia contro la detenzioni amministrativa e per la chiusura dei CPR, strutture sempre più al centro del dibattito politico e sociale sul trattamento delle persone migranti in Italia.