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09/07/2025 09:04:00

La rete di Messina Denaro, slitta ancora la sentenza per Andrea Bonafede

È stata rinviata la sentenza per Andrea Bonafede, l’ex dipendente comunale di Campobello di Mazara accusato di aver fatto da "postino" per conto di Matteo Messina Denaro.

 L’udienza si è tenuta ieri, 8 luglio, davanti alla seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo, presieduta dal giudice Fernando Sestito. Si tratta del cugino omonimo dell'Andrea Bonafede che fornì l'identità al boss. 

 

Bonafede è imputato per aver fatto da tramite tra il capomafia castelvetranese, e il medico Alfonso Tumbarello. In pratica ritirava le ricette per il boss.

L’udienza era attesa soprattutto per l’arringa dell’avvocato difensore Tommaso De Lisi. Il legale ha però chiesto l’acquisizione agli atti di una recente sentenza della Corte d’Appello di Palermo che riguarda Lorena Lanceri, "vivandiera" di Messina Denaro. La donna, inizialmente condannata in primo grado per associazione mafiosa, è stata assolta in appello da quel reato e condannata solo per favoreggiamento e inosservanza della pena.

 

Secondo De Lisi, questa sentenza potrebbe incidere anche sulla posizione di Bonafede. Il legale ha definito il documento “importante e utile ai fini della decisione”.

La Corte ha accolto la richiesta, rinviando la discussione finale al 16 gennaio 2026. Solo in quella data sarà pronunciata l’attesa sentenza. Intanto, il procuratore generale Carlo Mazzella ha già chiesto una condanna a 12 anni di reclusione.