×
 
 
11/07/2025 07:43:00

Ragazza aggredita e rapinata a Marsala. Condannato un imputato, assolto l'altro

E’ approdato a sentenza di primo grado il caso della rapina della 21enne marsalese aggredita la sera del 13 settembre dello scorso anno sul lungomare Boeo. Il processo con rito abbreviato davanti al giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Marsala Riccardo Alcamo si è concluso con una condanna e un’assoluzione. Ad essere condannato, a tre anni e 4 mesi di carcere, nonché al pagamento delle spese processuali e risarcimento danni alle parti civili, è stato il 26enne Mahdi Hamrouni, mentre è stato assolto “per non aver commesso il fatto” il 25enne Hazem Hamrouni. 

 

Nonostante, infatti, fosse insieme al primo, non avrebbe partecipato all’azione delittuosa. Mahdi Hamrouni era imputato anche per porto di coltello e lesioni personali. Il pm Sara Varazi aveva chiesto la condanna di entrambi gli imputati a tre anni e sette mesi di reclusione. Quella sera, la ragazza, che era in compagnia di alcuni amici nei pressi del minigolf e del parco giochi per bambini, venne avvicinata dai due giovani a bordo di un monopattino elettrico. Secondo l’accusa, i due nordafricani si sarebbero scagliati contro la giovane, le avrebbero puntato un coltello alla gola (arma impugnata dal 25enne), sputandole addosso e strappandole di mano lo smartphone. La vittima oppose resistenza, venendo ferita durante una colluttazione: un taglio alla mano sinistra (al Pronto soccorso, i medici diedero 5 giorni di prognosi). Probabilmente, anche nel tentativo di proteggersi il volto.  

 

Successivamente, lo stesso aggressore ha tentato di colpire al torace uno degli amici della ragazza, senza però riuscirci. I due fuggirono, poi, sul monopattino, portando via il cellulare e 40 euro custoditi nella cover. La pronta reazione della polizia, supportata dai bersaglieri dell’operazione “Strade Sicure”, consentì di rintracciare i presunti aggressori. Grazie alla geolocalizzazione, gli agenti recuperarono lo smartphone della vittima nascosto tra gli arbusti di piazza della Vittoria, nei pressi del busto di Garibaldi. Tuttavia, i contanti erano già spariti. I due giovani tunisini furono fermati e trasferiti in custodia dalle forze dell’ordine. 

 

A difendere gli imputati sono stati gli avvocati Gabriele e Diego Tranchida, che quasi certamente proporranno appello alla condanna. Parti civili si sono costituiti la vittima della rapina, assistita dall’avvocato Vito Daniele Cimiotta, e per l’eco mediatica che ebbe quella rapina, con conseguente “danno d’immagine”, anche il Comune di Marsala, rappresentato dall’avvocato Cosimo Di Girolamo. Alla ragazza, il giudice ha accordato un risarcimento danni di 3 mila euro, mentre al Comune di 2 mila euro.