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23/07/2025 06:00:00

Trapani, i vigili del fuoco forzano la porta e trovano un cadavere in decomposizione

Un cattivo odore che da giorni invadeva le scale del palazzo. Una porta chiusa che nessuno aveva più visto aprirsi. E dietro, un corpo senza vita, solo, ormai in avanzato stato di decomposizione. È questa la scena che i vigili del fuoco si sono trovati davanti in via Nino Bixio, a Trapani, quando hanno sfondato la porta su segnalazione di un vicino di casa.

"Era un odore che non ti faceva respirare, ogni giorno più forte", racconta l’uomo, ancora scosso. "Ho pensato subito che fosse successo qualcosa. Ho chiamato il proprietario, ma minimizzava. Alla fine ho allertato i vigili del fuoco perché non ce la facevo più".

La conferma è arrivata con un colpo d’ascia alla serratura: l’anziano era lì, riverso a terra, e nessuno sa da quanti giorni fosse morto. Ora la Procura indaga per capire se si tratti di una morte naturale o se ci siano altri elementi da chiarire.

Ma questo non è un caso isolato. A giugno, a Mazara del Vallo, un altro anziano è stato trovato in casa in circostanze simili, dopo giorni di silenzio e l’allarme lanciato dai vicini per il cattivo odore. Anche a Trapani episodi analoghi hanno segnato la cronaca: mesi fa, nella zona del Santuario della Madonna, un uomo solo è stato rinvenuto senza vita nel suo appartamento. Anche allora era stata la comunità condominiale a insospettirsi per il silenzio e per l’odore che saturava l’aria. In quel caso, il Comune si fece carico delle esequie, rivalendosi successivamente sui figli che da anni avevano reciso ogni legame col padre.

E c’è anche il ricordo di Carmelo Morreale, artista trapanese, morto a 82 anni nell’ospedale di Castelvetrano. Figura eccentrica e familiare nel centro storico di Trapani, negli ultimi anni aveva conosciuto la stessa solitudine. Quando se ne andò, il Comune riportò le sue spoglie in città per un ultimo saluto.

Sono tanti gli anziani che vivono così: prigionieri delle loro case, invisibili fino al giorno in cui è il loro corpo a tradire la loro assenza.

L’ASP di Trapani cerca di contrastare questo fenomeno con un piano di 4,8 milioni di euro per le Cure Domiciliari Integrate (ADI): un servizio che porta assistenza medica e sociale nelle case degli anziani fragili e non autosufficienti, per evitare ricoveri e sostenere chi non ha più nessuno accanto. Parallelamente, il Comune offre servizi e iniziative per gli over 65, dall’assistenza domiciliare ai centri diurni, passando per attività di socializzazione come circoli ricreativi, corsi, tornei e gite organizzate grazie all'impegno dai servizi sociali, e realizzate grazie al Distretto Socio Sanitario 50.

Ma la verità è che la solitudine non ha cure farmacologiche. Serve una comunità che torni a bussare alle porte dei vicini, che si ricordi che dietro ogni porta chiusa può esserci una vita che sta spegnendosi.

 

In riferimento all’articolo pubblicato il 23 luglio, la redazione ha ricevuto la seguente precisazione da parte del proprietario dell’appartamento di via Nino Bixio:

"Sono il proprietario dell’appartamento dove è avvenuto il decesso. Per chiarezza e in onore alla verità dei fatti, comunico quanto segue: sono stato avvisato alle ore 14.00 da un mio nipote, residente nello stabile, circa un forte odore persistente proveniente dall’abitazione. 

Alle 14.04 ho chiamato il 112 e, nell’arco di pochi minuti, sono intervenuti i Vigili del Fuoco e il 118. Non c’è stata, da parte mia, alcuna minimizzazione dell’accaduto. Ho allertato personalmente i soccorsi non appena informato e, con grande rammarico, constato anch’io la gravità del fenomeno della solitudine che colpisce tanti anziani fragili nelle nostre città.”

Trapani, 23 luglio 2025