È uscito per Inner Urge Records “Jazeera”, il nuovo disco del chitarrista e compositore marsalese Dario Salerno, affiancato da Mauro Cottone al contrabbasso e Joe Santoro alla batteria. Un’opera che prende il nome dalla parola araba per “isola” e che diventa metafora di un luogo di incontro tra culture, ritmi e tradizioni diverse.
Il progetto nasce da un lavoro di ricerca e sperimentazione che Salerno porta avanti da anni, intrecciando sonorità arabe, africane e mediterranee con la libertà dell’improvvisazione jazz. Ogni brano è un approdo unico, in cui la scrittura si fonde con l’estemporaneità della performance, rendendo ogni esecuzione diversa dalla precedente.
«Con “Jazeera” volevo raccontare un viaggio senza confini – spiega Salerno –. Non solo geografici, ma anche musicali e culturali. Ho cercato di far convivere lingue sonore diverse, lasciando che l’improvvisazione fosse il filo conduttore. È un disco nato dal dialogo e dall’ascolto reciproco, e credo che questo si percepisca in ogni traccia».
Frutto di anni di esperienza tra festival, collaborazioni internazionali e progetti di world music, “Jazeera” è il manifesto artistico di un musicista che ha scelto di fare della contaminazione la sua cifra stilistica. Un lavoro che, partendo dalle sponde del Mediterraneo, approda nelle regioni più remote dell’Africa e torna carico di storie, suoni e colori. Il disco sarà presentato dal vivo il 17 agosto alle 19.30 nell’ambito della rassegna “‘a Scurata – Memorial Enrico Russo” Sul palco con Salerno - chitarra e oud - ci saranno Mauro Cottone al contrabbasso e Joe Santoro alla batteria.
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