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16/08/2025 06:00:00

Trapani, 16 agosto 1937: arriva Mussolini, promette la ferrovia per Palermo e ... l'acqua

Novant’anni fa, il 16 agosto 1937, Trapani visse una delle sue giornate più solenni e, a rileggerla oggi, anche più surreali. La città fu teatro delle grandi manovre militari del Regio Esercito, con tanto di parata di mezzi e truppe nelle campagne trapanesi, sotto lo sguardo vigile di due figure che allora rappresentavano il potere assoluto: il re Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini.

Il contesto era quello di un’Italia in divisa, impegnata a mostrare muscoli e disciplina. Le grandi manovre furono pensate come spettacolo di forza del regime, con la Sicilia occidentale ribattezzata per qualche giorno “capitale” della propaganda fascista. La presenza di Mussolini e del re servì a rimarcare l’importanza strategica di Trapani, città che di lì a pochi anni avrebbe avuto un ruolo cruciale durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ma il 1937 non fu solo un anno di parate militari. Fu anche l’anno in cui venne inaugurata la nuova linea ferroviaria diretta Palermo–Trapani via Milo: un’infrastruttura allora considerata modernissima, capace di accorciare tempi di percorrenza e favorire il commercio. Oggi, però, quel ricordo fa un po’ sorridere amaramente: quasi novant’anni dopo, la linea è chiusa da anni, bloccata dai cantieri infiniti della galleria di Segesta, e le date di riapertura continuano a slittare, come abbiamo raccontato su Tp24 in questo articolo.

C’è poi un dettaglio di colore – e di ironia storica – che i giornali dell’epoca riportarono con enfasi: al passaggio del Duce, la folla acclamava “Duce, grazie dell’acqua!”, in segno di gratitudine per l’inaugurazione dell’acquedotto di Montallegro e per l'annuncio del Duce alla folla nel suo discorso dal balcone della Provincia: "Il problema dell'acqua a Trapani sarà presto risolto!".

 Peccato che, a un secolo di distanza, l’acqua a Trapani resti un problema irrisolto, tra turnazioni, crisi idriche e infrastrutture mai del tutto efficienti.

Il 16 agosto 1937 rimane così un’istantanea d’epoca: una Trapani addobbata a festa, stretta attorno ai simboli del potere di allora, tra manovre militari, treni veloci e promesse di acqua per tutti. Promesse che, almeno su ferrovia e acquedotti, novant’anni dopo sembrano ancora sospese.



Native | 01/10/2025
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