Arriverà in giunta il 3 settembre e in commissione Bilancio il 9 la manovra quater, che mette sul piatto oltre i 100milioni di euro, è l’ultimo assestamento di bilancio, poi si passerà alla Finanziaria 2026. La manovra quater dovrà poi, una volta evasa dalla commissione, essere calendarizzata in ARS.
Cosa contiene
Ci saranno i soldi per il film su Biagio Conte, le ultime polemiche non hanno fatto bene al partito del governatore Renato Schifani.
Giorgio Mulè ha lamentato una distrazione imperdonabile per la Regione e Schifani ha chiamato la produttrice garantendole i fondi. Verranno utilizzati i residui del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 per aumentare la dotazione del fondo a sostegno delle case cinematografiche e delle imprese televisive che intendono realizzare dei film o serie tv in Sicilia.
Ma in manovra ci saranno anche contributi per l’abbattimento delle tariffe aeree. Ai fondi già stanziati per la continuità territoriale per l’aeroporto di Comiso, Lampedusa, Pantelleria e il sostegno a Trapani, la Regione vuole disporre di un fondo da 3 milioni di euro per un bando rivolto alle compagnie aeree che faranno base in Sicilia per rotte a lungo raggio, cioè collegamenti aerei stabili intercontinentali diretti dall’Isola da e per l’aeroporto di Palermo.
Cinque milioni ci saranno per il recupero dei parchi archeologici siciliani, sarà un bando dell’assessorato ai Beni Culturali ad individuare criteri di intervento.
Due milioni e 200 mila euro è la somma per iniziative culturali e sociali; 4 milioni di euro vanno alle Città metropolitane di Messina e Palermo, somme gestire dalla Regione per opere da realizzare in quelle aree. Due milioni sono destinati alla Legge “Liberi di Scegliere”, la norma prevede di collocare i figli dei boss in comunità protette insieme alle madri, sostenuti economicamente dal fondo che dovrà essere messo in dotazione alla Legge approvata a maggio. Ovviamente sarà il Tribunale a dichiarare che il genitore boss non è in grado di educare i figli.
E poi ancora ci saranno i fondi per la stabilizzazione dei precari rimanenti negli Enti locali. Troverà spazio anche il fondo per la chiusura dei contenziosi passivi, la norma sui fondi per l’editoria.
La polemica
A finire sotto la lente di ingrandimento di Carlo Calenda, leader di Azione, è il Parlamento Siciliano. Per Calenda, che è intervenuto sul palco della Versiliana a Marina di Pietrasanta parlando di elezioni regionali: “Le Regioni vanno combattute perché sono diventate un centro di contropotere e di gigantesco clientelismo oltre ogni idea. Vanno disarticolate, gli va levata la gestione dell’acqua, le municipalizzate devono essere accorpate. Alcune Regioni vanno proprio sciolte e commissariate con un prefetto. La Sicilia non deve mai più avere un Parlamento regionale”.
A rispondere a Calenda, eletto senatore proprio in Sicilia, è stato Stefano Cirillo, segretario regionale della Democrazia cristiana, che definisce Calenda “delirante”: “Dopo aver chiesto di cancellarne l’autonomia speciale, oggi arriva addirittura a sostenere che la Regione andrebbe sciolta e commissariata “per sempre”. Non è una proposta politica: è un’ossessione. La verità – conclude Cirillo-è che in Sicilia Calenda non ha più alcun consenso, e lo sa. Qui ci mette piede solo in campagna elettorale per chiedere voti, salvo poi ricordarsi della nostra terra solo per denigrarla”.