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31/08/2025 06:00:00

La vittoria postuma di Andrea Bulgarella: alla Camera approvato il Ddl sul conto corrente

La legge sul conto corrente tanto voluta da Andrea Bulgarella, l’imprenditore messo al bando dal sistema bancario, è un passo dalla realtà. Approvato all'unanimità il Ddl che introduce l'obbligo di contrarre per le banche. 

 Una vittoria arrivata troppo tardi per vederla, ma che porta il suo nome e la sua battaglia di anni. Andrea Bulgarella, l’imprenditore edile trapanese che per un’accusa infondata di collusione mafiosa (poi archiviata) e mai rinviato a giudizio, fu messo al bando dal sistema bancario italiano, morendo senza aver visto risolto il suo problema, ottiene una vittoria postuma. La Camera dei Deputati, il 23 luglio, ha approvato all’unanimità il testo unificato delle proposte di legge AC-1091 e AC-1240, noto come “Ddl sull’obbligo di contrarre e recesso della banca”. Una norma che nasce dalle ceneri di battaglie solitarie come la sua, e che potrebbe cambiare per sempre il rapporto tra cittadini, imprese e istituti di credito.

 

Il calvario dell'immprenditore

La storia di Andrea Bulgarella è l’emblema di un paradosso giuridico-economico. Imprenditore di terza generazione alla guida di un’azienda centenaria specializzata in ristrutturazioni di pregio per strutture ricettive, nel 2015 fu travolto da un’inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Firenze. Accusato di collusione mafiosa, un teorema accusatorio che si dissolse “come neve al sole”, portando a un’archiviazione per totale inconsistenza dei fatti.

Ma il danno, per Bulgarella e il suo gruppo, era fatto. Nonostante l’assoluzione di fatto, scattò il divieto di accesso al sistema bancario. Nessuna banca volle più avere lui o le sue aziende come clienti. Senza un conto corrente, figuriamoci un Pos, la sua attività fu strangolata. “Ancora adesso molte delle mie aziende non dispongono di un conto corrente semplice”, denunciava in una lettera appassionata inviata ai Presidenti delle Commissioni Finanze e Tesoro della Camera nel luglio 2023, allegando il Disegno di Legge a cui stava aggrappato come a un’ancora di salvezza.

Una battaglia solitaria, la sua, portata avanti con  i libri scritti con Giacomo Di Girolamo (“La Partita Truccata”, “Finale di Partita”) e decine di denunce Pec a ogni livello istituzionale, dal Presidente del Consiglio ai Ministri competenti, lamentando “l’incapacità dello Stato rimasto del tutto sordo al grido di aiuto”. Ad ascoltarlo, solo la Commissione d’Inchiesta sul Sistema Bancario, che lo audì nel marzo 2022.

 

Cosa prevede la legge per la quale si è battuto Bulgarella

Il testo approvato dalla Camera, e ora all’esame del Senato, interviene in modo radicale sul codice civile e sul codice del consumo, colmando quel vuoto normativo che le banche hanno sempre invocato per giustificare i loro dinieghi.

  • L’Obbligo di Contrarre (Art. 1857-bis c.c.): Il nuovo articolo sancisce un obbligo inderogabile per le banche di accettare la richiesta di apertura di un conto corrente da chiunque, salvo il rispetto delle norme antiriciclaggio e antiterrorismo. In caso di diniego, la banca ha 10 giorni per comunicarlo per iscritto, con una motivazione “chiara e puntuale”.

  • Il Divieto di Recesso: La banca non può recedere unilateralmente da un conto corrente (a tempo determinato o indeterminato) se il saldo è in attivo. L’unica eccezione ammessa è, ancora una volta, legata a violazioni accertate delle normative antiriciclaggio. Questo pone fine alla pratica, purtroppo diffusa, di chiusure di conti “a scopo di lucro” o per mere logiche di profilazione del rischio del cliente.

  • Modifica al Codice del Consumo (Art. 33): Viene abrogata la lettera che consentiva ai professionisti dei servizi finanziari di recedere senza preavviso per “giustificato motivo”. Clausole di questo tipo saranno ora considerate presunte vessatorie, rafforzando la tutela del consumatore.

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    Una vittoria contro il "sistema"

    Quella di Bulgarella non era una battaglia personale. Come scriveva lui stesso, era “un problema che coinvolge tantissimi tra imprenditori, commercianti, artigiani e famiglie”. La legge che sta per vedere la luce è una risposta a un’esigenza di giustizia sostanziale e di inclusione finanziaria, riconoscendo il conto corrente non più come un mero servizio commerciale, ma come uno strumento indispensabile per la vita economica e sociale del Paese, al pari di luce e acqua.

    Dal punto di vista costituzionale, la Commissione Affari Costituzionali ha espresso parere favorevole, ritenendo che la limitazione alla libertà di iniziativa economica delle banche (art. 41 Cost.) sia ampiamente giustificata dalla tutela di diritti fondamentali dei cittadini e delle imprese.

     

    Andrea Bulgarella non ce l’ha fatta a vedere il suo nome associato a una legge che aiuterà migliaia di persone. La sua storia, però, rimane un monito e un esempio. Un monito su come un accertamento giudiziario, seppur conclusosi con un’archiviazione, possa distruggere un’esistenza senza che lo Stato offra strumenti di riparazione. E un esempio di tenacia civile di un uomo che ha speso gli ultimi anni della sua vita per combattere un’ingiustizia sistemica, affinché altri non dovessero soffrire il suo stesso calvario. Ora la palla passa al Senato. L’approvazione definitiva sarebbe il miglior tributo possibile alla sua memoria e a tutti coloro che, come lui, si sono sentiti impotenti e hanno continuato a subire.



    Cronaca | 2025-12-09 12:02:00
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