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31/08/2025 06:00:00

Il congresso infinito del Pd siciliano, ricorsi, accuse e veleni

A giugno si è celebrato il congresso regionale del PD, alla cui guida è stato riconfermato l’uscente Anthony Barbagallo. Le polemiche sono state tante prima e dopo il congresso.

 

 C’è una spaccatura profonda tra una parte del partito e quella che lo sta governando, tanto da rischiare di finire in tribunale, un ricorso a colpi di carte bollate. 
I contrasti sono fortissimi, i dissidenti hanno contestato la scelta di votazione del segretario senza primarie aperte ma solo facendo votare i tesserati. Insomma, si è andati alla conta. 
 

L’8 settembre è convocata la commissione regionale di garanzia, il presidente è Giovanni Panepinto, ma alla porta c’è un ricorso in via ordinaria, tra le altre cose viene pure contestato il voto palese nei vari circoli del territorio siciliano.

 

Le Commissioni
Ad essere interessate dei vari ricorsi la commissione sia regionale che nazionale del partito, che hanno deciso di non decidere.
La Commissione nazionale di garanzia dem, la cui presidente è Stefania Gasparini, ha trasmesso gli atti a Palermo, adesso si dovrà decidere il da farsi, quindi esaminare i ricorsi, leggere attentamente i documenti. Ma l’8 settembre potrebbe non essere risolutivo, il ricorso finire direttamente al Tribunale civile, spaccando ancora di più il partito.

 

Le parole del deputato Safina
Dario Safina, parlamentare regionale dem, è abbastanza chiaro: “Non mi sono mai occupato di queste questioni. Per me il congresso ha dato un esito, chi vuole fare il ricorso è legittimato a farlo, noi siamo stati chiamati a lavorare e lo facciamo. Abbiamo rafforzato l’azione del partito e dimostrato che ci siamo, con il circuito delle feste dell’Unità abbiamo avviato un serio dibattito su quello che è la Sicilia che abbiamo in mente, il Paese che abbiamo in mente, le comunità che vogliamo governare con le priorità che sono: la sanità, le politiche industriali, adeguati redditi, la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’agricoltura, la questione della crisi idrica, il sostegno agli enti locali per dare maggiore servizi. Di tutto questo abbiamo parlato fino ad oggi, adesso riprendiamo anche l’attività parlamentare che dovrà vedere il Pd protagonista di una opposizione intelligente, noi non siamo il partito del no, siamo una forza istituzionale e costituzionale, quindi se ci sono cose positive per la Sicilia cerchiamo pure di migliorare i provvedimenti. Ma siamo pure intransigenti ad una maggioranza di governo che pensa solo ai posti, che è totalmente divisa e che non riesce a portare avanti, che non ha uno straccio di idea reale sui vari problemi dell’Isola. Non ha idea del sostegno al consumo, i dati sono terrificanti, e rispetto a questo  il governo pensa solo alle mancette e a come gestire i rapporti con i parlamentari. La Sicilia ha bisogno di riforme che possano segnare un cambio di passo. L’8 settembre si riunirà la Commissione di garanzia regionale del partito ma certamente non sarà l’8 settembre del 1943, che fu determinante per la storia del Paese. L’8 settembre del 2025 nella storia del PD sarà una data come tutte le altre”.

 


Gli impegni del partito
Continuano a lavorare nel frattempo su più fronti, una delegazione dei dem in provincia di Trapani insieme a Cleo Li Calzi, presidente regionale del partito, è salita a bordo della Ong Mediterranea. Il segretario regionale Barbagallo  perimetra la priorità per il PD: “E’ quella di salvare le vite di migliaia di disperati che rischiano la vita in cerca di un futuro migliore, sfidando il Mediterraneo dopo sevizie e violenze atroci. Gli sbarchi proseguono mentre questo governo – che sulle politiche dell’immigrazione ha fallito su tutta la linea: basti pensare alle centinaia di milioni di euro dei contribuenti italiani per i centri di accoglienza in Albania – anziché rafforzare il sistema dell’accoglienza, prende di mira le Ong che continuano meritoriamente a pattugliare il mare. E, peggio ancora, ha riaccompagnato a casa con l’aereo di stato un criminale ricercato dalla Corte penale internazionale, come Almastri”.

 

La Vardera apre al PD
Durante l’ incontro pubblico per la festa del PD “Conta e cammina”, moderato dalla giornalista Ivana Baiunco, a San Cataldo, il deputato regionale Ismaele La Vardera, ha aperto ad una possibile alleanza con i dem, per un progetto per la Sicilia purché  ci sia un programma condiviso e nessun candidato predefinito.