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12/09/2025 12:00:00

Sicilia, la Regione assume due donne vittime di violenza

La Sicilia compie un doppio passo avanti nella lotta alla violenza di genere. Da un lato, con l’avvio delle prime assunzioni nella pubblica amministrazione per donne vittime di violenza; dall’altro, con un finanziamento di oltre 1,5 milioni di euro per sostenere la rete dei centri antiviolenza operativi sul territorio.

 

Le prime assunzioni nella PA per vittime con sfregi permanenti

La Regione Siciliana è la prima in Italia ad applicare una legge che consente l’assunzione prioritaria nelle amministrazioni pubbliche delle donne vittime di aggressioni che hanno subito sfregi permanenti al viso. L’assessorato regionale della Famiglia ha infatti rilasciato i nulla osta per l’assunzione di due donne, che avevano presentato domanda a seguito dell’entrata in vigore della norma approvata nel gennaio 2024 e resa retroattiva con un emendamento votato lo scorso giugno.

Un intervento che, secondo il presidente della Regione Renato Schifani, rappresenta “un atto di giustizia carico di sensibilità e umanità. L’auspicio – ha dichiarato – è che anche altre Regioni e il Parlamento nazionale possano seguire questo esempio di giustizia sociale”.

La procedura, come ha spiegato l’assessora Nuccia Albano, ha previsto l’esame della documentazione tra luglio e agosto, seguito dal rilascio dei nulla osta per il completamento dell’iter presso l’assessorato alla Funzione pubblica. «Garantire opportunità di reinserimento lavorativo – ha detto Albano – è un passo concreto per la tutela e la ripresa delle vittime».

 

Finanziamenti ai centri antiviolenza: oltre 1,5 milioni di euro

Sul fronte della prevenzione e del supporto, l’assessorato della Famiglia ha stanziato 1,5 milioni di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o autorizzati al funzionamento. Le somme, provenienti dal Fondo nazionale per le pari opportunità, copriranno le spese sostenute tra novembre 2024 e ottobre 2025.

I fondi saranno distribuiti tramite i Comuni, che dovranno presentare al dipartimento regionale un prospetto delle spese compilato dai centri del proprio territorio entro il 15 ottobre. Ogni struttura potrà ricevere fino a 50 mila euro.

«Investire su queste realtà – afferma l’assessora Albano – è fondamentale per costruire una comunità più sicura, dove ogni donna possa contare su una rete di protezione efficace».

Con questi interventi, il governo regionale conferma l’intenzione di rafforzare il sistema di prevenzione, supporto e reinserimento per chi subisce violenza, con strumenti concreti sia sul piano occupazionale che dei servizi.