Un nuovo passo verso la rinascita dell'antica Poggioreale, il borgo abbandonato dopo il devastante terremoto del 1968. Mercoledì 17 settembre sarà aperto ufficialmente il cantiere per la realizzazione di un percorso di accesso in sicurezza lungo Corso Umberto, l’arteria principale del paese, che condurrà i visitatori fino a Piazza Elimo. Contestualmente, verrà installato un impianto di illuminazione artistica che permetterà visite serali, trasformando l’antico abitato in un suggestivo spazio fruibile anche dopo il tramonto.
«Grazie a questo lotto di lavori – spiega il sindaco Carmelo Palermo – potremo finalmente aprire ai visitatori l’accesso al vecchio borgo, lungo un percorso che da Palazzo Agosta, già restaurato, conduce fino alla piazza principale. Se tutto procederà secondo il cronoprogramma, l’apertura potrà avvenire all’inizio del 2026. La conclusione dei lavori è prevista per novembre 2025».
Il progetto, dal valore complessivo di un milione e 600 mila euro finanziati con fondi PNRR, è promosso dall’Unione Europea e dal Ministero della Cultura. «Quello che si sta attuando a Poggioreale – spiega il direttore artistico Lucenzo Tambuzzo – è un progetto di rigenerazione urbana che non riguarda soltanto il recupero strutturale del borgo, ma anche la promozione di attività culturali e l’avvio di nuove imprese».
Il disegno complessivo punta a mettere in dialogo la Poggioreale antica con quella nuova, ricostruita a pochi chilometri di distanza dopo il sisma. «Si tratta di una sfida – sottolinea il sindaco Palermo – che coniuga la musealizzazione del vecchio borgo con la nascita di botteghe artigianali, strutture ricettive e attività di ristorazione nel centro nuovo. È un modello che può contribuire a contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi siciliani».
La vecchia Poggioreale, situata a meno di due chilometri dal Cretto di Burri di Gibellina, è oggi considerata una “memoria viva” della tragedia del terremoto che cinquantasei anni fa sconvolse la Valle del Belice. Il progetto di recupero architettonico porta la firma dell’architetto Lelio Oriano Di Zio, già autore del celebre albergo diffuso di Santo Stefano di Sessanio, in Abruzzo.
Con l’avvio del nuovo cantiere, Poggioreale si candida a diventare non solo un luogo della memoria, ma anche un laboratorio di rinascita per i borghi siciliani a rischio abbandono.