Un segnale importante, in un momento delicato per l’informazione in provincia di Trapani. Lo scorso 10 settembre, il Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, ha ricevuto in Prefettura una delegazione dell’Associazione Siciliana della Stampa – sezione di Trapani, composta dai giornalisti Vito Orlando, Mariza D’Anna e Massimiliano Firreri.
L’incontro, avvenuto su richiesta del sindacato dei giornalisti, si è svolto in un clima di cordialità e reciproca attenzione, ed è stato occasione per riflettere sul ruolo cruciale dell’informazione nella vita democratica del Paese.
Durante il confronto, la segreteria provinciale ha sottolineato le difficoltà crescenti del lavoro giornalistico nel territorio trapanese, caratterizzato – come più volte denunciato da Assostampa e dall’Ordine dei Giornalisti – da episodi di delegittimazione, campagne diffamatorie e un clima ostile nei confronti della stampa indipendente.
Il Prefetto ha ribadito l’importanza della professione giornalistica per la partecipazione consapevole dei cittadini alla vita pubblica, sottolineando come l’informazione sia un presupposto indispensabile per la costruzione quotidiana della democrazia.
“Un compito così rilevante per l’interesse pubblico deve potersi svolgere serenamente, libero da qualsiasi pressione, occulta o palese” – ha affermato Daniela Lupo, assicurando pieno supporto istituzionale alla libera stampa e esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dai giornalisti del territorio.
Un incontro che assume particolare significato alla luce del clima teso in cui si trovano a operare molte redazioni locali, bersaglio negli ultimi mesi di attacchi verbali e tentativi di delegittimazione da parte di soggetti economici e politici influenti.
Per l’Associazione Siciliana della Stampa si tratta di un passo importante nel percorso di monitoraggio e tutela della libertà di stampa, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni centrali, come il Centro del Ministero dell’Interno contro le intimidazioni ai giornalisti, di cui il Prefetto è referente territoriale.
Un incontro che non risolve tutto, ma riafferma un principio essenziale: in una democrazia sana, la stampa non si minaccia. Si ascolta.