Salvare i mulini a vento delle saline non è più solo una speranza ma un’urgenza. L’Ente gestore della Riserva Naturale Orientata “Saline di Trapani e Paceco”, affidata al WWF Italia, lancia un nuovo appello: i crolli continui stanno cancellando l’immagine più iconica di Trapani, Paceco e Misiliscemi.
«Perdere i mulini a vento significherebbe perdere l’identità stessa di questo luogo unico», spiegano dall’Ente gestore. Quei profili che svettano tra i cumuli bianchi di sale, i fenicotteri rosa e i tramonti rossi delle saline, rischiano di restare solo nei ricordi e nelle cartoline.
I mulini, pur essendo di proprietà privata, rappresentano un bene collettivo in termini di paesaggio, cultura e memoria. Per questo il WWF ribadisce di aver messo in campo azioni concrete: dal 2022 sono state inviate note alla Regione Siciliana per destinare fondi del PNRR e del PAF a un piano organico di restauro e manutenzione.
«Abbiamo chiesto che le saline vengano valorizzate come un museo a cielo aperto», sottolineano dall’Ente, ricordando anche il coinvolgimento diretto dei proprietari privati: nel maggio 2022 sono stati invitati a partecipare ai bandi regionali del PNRR per il recupero dell’architettura e del paesaggio rurale.
Non solo autorizzazioni: l’Ente ha istruito pratiche, rilasciato nulla osta con prescrizioni, sollecitato progettisti e ditte a completare la documentazione per non perdere i finanziamenti. In alcuni casi ha chiesto formalmente ai SUAP di riattivare i procedimenti amministrativi, per evitare che scadessero senza risultati.
Accanto al lavoro burocratico, il WWF ha promosso eventi e iniziative di sensibilizzazione: mostre fotografiche, incontri pubblici, la partecipazione alle Giornate Europee dei Mulini. Tutto per ribadire che le saline non sono solo un’area naturale, ma anche un patrimonio storico e identitario.
Oggi il messaggio è chiaro: servono azioni immediate e concrete. «Il rischio di vedere svanire i finanziamenti, e con essi la possibilità di recuperare i mulini, è reale», ribadisce l’Ente.
Il WWF accoglie positivamente che la Regione abbia inserito nel PNRR il recupero delle saline e dei manufatti storici, ma avverte: bisogna fare presto. «I mulini non torneranno a svolgere la loro funzione originaria, ma devono essere salvati e valorizzati come simbolo di Trapani e della sua storia».