Venerdì scorso la comunità di Alcamo si è ritrovata in Piazza Ciullo per manifestare vicinanza alla missione della Global Sumud Flotilla, la flotta internazionale che sta navigando verso Gaza con l’obiettivo di rompere l’assedio e consegnare aiuti umanitari. Oggi a Trapani e in tutta la Sicilia si è scesi in piazza per dire STOP al Genocidio di Gaza.
La piazza, addobbata con i colori della Palestina, ha visto una grande partecipazione di cittadini che hanno voluto esprimere sostegno a questa iniziativa. Nella flotta, composta da oltre cinquanta imbarcazioni, è presente anche un alcamese: Vito Raspanti, infermiere del pronto soccorso e attivista di Terra Insumisa Alcamo e Sicilia Sud Globale.
Raspanti ha scelto di mettere le proprie competenze professionali al servizio della popolazione palestinese, compiendo un gesto che unisce solidarietà, coraggio e senso di responsabilità civile. In un video-messaggio inviato dalla missione, ha spiegato le motivazioni della sua partenza: “I nostri governi si stanno rivelando incapaci di reagire a questo genocidio. Quando le voci ufficiali tacciono, tocca a noi tracciare una rotta diversa”.
L’attivista non ha risparmiato critiche al governo italiano, accusato di immobilismo e di mantenere un “silenzio assordante” di fronte alla tragedia di Gaza, ma ha invece ringraziato la rappresentanza politica della sua città per il sostegno concreto all’iniziativa. Nel suo intervento ha anche ricordato figure simboliche come Peppino Impastato e Danilo Dolci, esempi di una Sicilia capace di essere “ribelle, creativa e meravigliosamente solidale”.
Il messaggio che Raspanti ha voluto trasmettere è che la missione non è un gesto isolato, ma un’azione collettiva che mette al centro i diritti umani e contrasta l’indifferenza. “Navigare verso Gaza non è un’avventura vuota, ma un atto pieno di significato: organizzarsi dal basso per cambiare le cose. Tocca a noi tracciare una rotta diversa”, ha ribadito.
Di fronte alle accuse di terrorismo rivolte agli attivisti della flotta, Raspanti ha replicato: “È assurdo. Stiamo mettendo a rischio il nostro lavoro e la nostra stabilità per riscoprire un senso profondo di umanità”. Ha poi rivolto un pensiero ai colleghi del pronto soccorso di Alcamo, ringraziandoli per il loro impegno quotidiano: “La speranza, quella vera, oggi sono loro”.