Una boccata d’ossigeno per le imprese artigiane siciliane. Lo sblocco dei 70 milioni di euro previsti dal bando “Più Artigianato”, annunciato dall’Assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, rappresenta secondo la CNA Sicilia un segnale atteso da tempo e un passo decisivo per rafforzare il tessuto produttivo dell’isola.
“Un risultato concreto che premia l’impegno delle aziende – ha dichiarato Piero Giglione, segretario regionale della CNA Sicilia –. Centinaia di imprese hanno investito tempo e risorse nella presentazione dei progetti, e adesso possono finalmente contare sul sostegno promesso. È il frutto di un confronto costante con la Regione che oggi porta un beneficio reale”.
Le risorse diventano operative dopo l’approvazione del rendiconto regionale, sbloccando di fatto l’iter che da mesi rallentava l’erogazione dei fondi. Il bando, sottolinea l’Associazione, è cruciale per favorire innovazione e competitività delle micro e piccole imprese siciliane, da sempre colonna portante dell’economia locale.
Parallelamente, i componenti della Commissione Bilancio dell’ARS hanno garantito un prossimo potenziamento del fondo di rotazione della CRIAS, lo strumento finanziario dedicato al credito per le aziende artigiane.
Di fronte a queste novità, la CNA Sicilia ha chiesto ufficialmente l’apertura di un tavolo tecnico presso l’Assessorato, coinvolgendo tutte le organizzazioni di categoria. L’obiettivo: definire misure mirate per artigianato e start-up, capaci di rispondere alle esigenze specifiche di chi investe e innova sul territorio.
“La riattivazione del fondo CRIAS e lo sblocco dei 70 milioni sono la dimostrazione che un dialogo serio e costruttivo porta risultati – ha concluso Giglione –. Adesso bisogna guardare avanti e costruire politiche strutturali e lungimiranti. L’artigianato è il vero motore dell’economia siciliana: serve garantire certezze e strumenti concreti per permettere alle imprese di crescere e creare occupazione”.