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02/10/2025 10:04:00

Sicilia, missioni e poltrone: l’Ars tra voli intercontinentali e “supplenti di lusso”

Da Milano a New York, da Dubai a Bruxelles, passando per Cannes: altro che Assemblea Regionale Siciliana, sembra il Palazzo dei Normanni Travel Club. In appena tre anni di legislatura, i deputati hanno collezionato 118 missioni per un totale di 145.351,98 euro di rimborsi.

Un carnet da agenzia viaggi che include tappe gloriose come Los Angeles (8.420 euro per Gaspare Vitrano alla fiera del made in Italy), New York e Chicago per l’Annual Columbus Day (oltre 12mila euro divisi tra Marco Intravaia e Fabrizio Ferrara), o Dubai per l’“Organic & Natural Food” (4.713 euro a Marianna Caronia). Antonello Cracolici si è invece concesso un convegno su “legalità e informazione” a New York per 4.585 euro.

Ma il primato resta del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, con ben 55 missioni, molte delle quali motivate con un laconico “motivi istituzionali”. Tra queste Cannes (4.885 euro) e Dubai (5.714 euro). Quando si dice la trasparenza.

E mentre le missioni volano, a Sala d’Ercole si discute di come moltiplicare le poltrone: dopo il tentativo (fallito) del “salva-ineleggibili” e la proposta di reintrodurre l’elezione diretta delle province (341 seggi in più), adesso si parla di deputati supplenti: dodici riserve pronte a subentrare agli assessori, con 12.500 euro al mese ciascuno più circa 5mila euro di staff e collaboratori. Totale stimato: 17 milioni di euro in una legislatura.

La deputata 5 Stelle Stefania Campo affonda:
«Da un lato Schifani rivendica l’azzeramento del disavanzo come “risultato storico”, dall’altro i siciliani faticano ad arrivare a fine mese. I numeri contabili possono pure tornare, ma a non tornare mai sono buonsenso, sobrietà e uso serio delle risorse pubbliche».

Già, perché oltre agli Usa, si è volato a Bruxelles (19.903 euro), Chicago (18.548 euro), Dubai (10.428 euro), Berlino (5.072 euro). Senza dimenticare Roma (47.825 euro) e Milano (14.056 euro).

Il tutto in una Sicilia in cui i trasporti arrancano, la formazione professionale è nel caos, le mense scolastiche aprono in ritardo e le famiglie stringono la cinghia.

Insomma, mentre i cittadini siciliani si fanno i conti per arrivare al 30 del mese, i deputati sembrano aver trovato la soluzione: partire. E tornare con le tasche piene di rimborsi.